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Cambiare abitudini quotidiane e ridurre le emissioni. Uno studio dalla Finlandia

  • 28 Maggio 2012

Un modesto cambiamento delle abitudini quotidiane potrebbe comportare un taglio netto delle emissioni di gas serra di circa 4,5 milioni di tonnellate ogni anno. Una ricerca coordinata dal Finnish Environment Institute (Syke).

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Un modesto cambiamento delle abitudini quotidiane potrebbe comportare un taglio netto delle emissioni di gas serra di circa 4,5 milioni di tonnellate ogni anno. La riduzione della produzione di CO2 si potrebbe ottenere nelle abitazioni, nei trasporti e nell’alimentazione nel giro di pochissimi anni. La proposta è contenuta in una ricerca realizzata da un team di esperti che fanno capo al Finnish Environment Institute (Syke), al National Consumer Research Centre e all’Istituto governativo di ricerca economica (Vatt) che hanno esaminato una serie di metodologie low carbon affermando che i maggiori risultati si otterranno agendo nel settore della produzione energetica.

Oltre agli interventi nelle grandi centrali, anche risparmiare calore ed elettricità e promuovere scelte alternative, come elettrodomestici ad alta efficienza con consumi ridotti e cambiamenti nello stile di vita dei consumatori, permetteranno una riduzione dei gas climalteranti.

Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, ci sono due modalità che potrebbero far scendere le emissioni: fissare tasse sulle auto inquinanti e sul carburante e aumentare il numero dei punti di ricarica elettrica su strada come mezzo di promozione della mobilità alternativa a basso impatto ambientale. Al pari, le emissioni potrebbero essere ridotte agendo sul settore alimentare: scegliere una dieta a basso contenuto di carbonio, ovvero la scelta di prodotti a chilometri zero, potrebbe diminuire la produzione dell’inquinamento generato, per esempio, dal trasporto merci.

Elencando le possibili metodologie di riduzione, il gruppo di studio finlandese ha inoltre annunciato che il loro Paese ha stabilito nuovi target di riduzione che andranno a incidere sulla produzione nazionale stimata in 70 milioni di tonnellate di gas serra all’anno, un quarto delle quali prodotte dal settore domestico, dal trasporto passeggeri e da quello alimentare. 

Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni legate alle abitazioni, ha specificato il team, si potrebbe ottenere un abbattimento di 1,3 milioni di tonnellate di CO2 semplicemente apportando modifiche al sistema di riscaldamento e attraverso ristrutturazioni energetiche.

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