Intanto la corsa del fotovoltaico tedesco non si arresta

Il mercato tedesco del fotovoltaico registra nel primo trimestre 1.800 MW installati e altrettanti saranno nel secondo. La stima per il 2012 è più del doppio (oltre 7 GW) rispetto a quanto previsto dal Governo che ha proposto i forti tagli alle tariffe dal 1° luglio. Come cambia il sistema elettrico con la crescente produzione da solare.

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La Germania ha installato nel primo trimestre 2012 circa 1.800 MW di potenza fotovoltaica (dati forniti dall’Agenzia per le reti tedesca, la Bundsnetzagentur), di cui 1.150 MW nel solo mese di marzo, che potrebbero portare a un mercato nel 2012 di circa 7,2 GW annuali, in linea con quanto installato negli ultimi due anni (circa 7,5 GW/anno). Va sottolineato che la previsione per l’anno in corso potrebbe essere di oltre il doppio rispetto a quanto programmato dal Governo, cioè 2,5-3,5 GW.

Un mercato che tiene, anche se lo stesso non si può dire per alcune imprese tedesche che stanno chiudendo per fallimento, come è capitato nei giorni scorsi a Inventux, società fondata nel 2007 e attiva nella produzione di moduli a film sottili micromorph, e alla Pairan in profonda crisi finanziaria e con drastici tagli al personale.

Tuttavia la crescita del mercato fotovoltaico tedesco sarà certamente sostenuta anche nel secondo trimestre, tanto che si potrebbe supporre un decisivo superamento del limite massimo annuale governativo di 3,5 GW già per la fine di giugno. Questa cavalcata sarà anche l’effetto del rush finale prima dell’entrata in vigore, forse dal 1° luglio, dei tagli alle tariffe incentivanti previsti dal Governo e da alcuni esponenti della maggioranza (alcuni esponenti CDU chiedono per i prossimi anni un target annuale massimo di 1 GW), tagli che condurrebbero, secondo gli analisti, a un crollo dell’installato.

Al momento, dopo che l’11 maggio la Camera dei Länder tedesca, il Bundstrat, ha respinto a maggioranza di due terzi (69 contro 21) la proposta della legge sugli incentivi al fotovoltaico, la questione feed in tariff è approdata a un comitato per la negoziazione tra le Regioni e il Governo. Solo nelle prossime settimane sapremo se si sarà raggiunto un compromesso con tagli meno ingenti alle tariffe. Dietro questo bailamme di posizioni c’è un rapido mutamento dei fondamentali economici del sistema elettrico tedesco, con le fonti rinnovabili che tengono molto basso il prezzo dell’elettricità in borsa e interessanti conseguenze sul mercato energetico che abbiamo analizzato alcuni giorni fa (Qualenergia.it, Le complicazioni del kWh low cost da rinnovabili).

La Germania, che ha oggi una potenza fotovoltaica installata totale superiore ai 27 GW (24,7 GW a fine 2011), inizia a vedere gli effetti di questa crescita. I  cambiamenti si possono intuire da queste due slide presentate da EPIA nel corso dell’Italian PV Summit di Verona (7-8 maggio). Nella prima si può osservare come in Germania nel 2011 il fotovoltaico abbia coperto il 5-10% del carico di picco nazionale nei mesi invernali e addirittura il 20-30% in estate.

Nella seconda si nota come, grazie a una produzione annuale in notevole crescita rispetto al 2007, il fotovoltaico abbia drasticamente abbassato di circa il 40% il picco di prezzo dell’elettricità all’ingrosso in Borsa nelle ore diurne. Questa riduzione di prezzo (merit order effect) nel 2011 ha permesso di tagliare i costi per diverse centinaia di milioni di euro.

(Fonte grafici: IZES – Institut für Zukunftsenergiesysteme, BSW – Bundesverband Solarwirtschaf).

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