Mossi & Ghisolfi, impianto in Brasile per produzione biocarburanti di seconda generazione

La società italiana costruisce il primo impianto in Brasile per la produzione di biocarburanti di seconda generazione. La brasiliana GraalBio Investimentos S.A. sceglie tecnologia e impiantistica italiane del Gruppo Mossi & Ghisolfi. L’accordo firmato in Brasile alla presenza del Ministro dell’Ambiente Clini.

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Siglato il 23 maggio a San Paolo del Brasile, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, presidente della Global Bioenergy Partnership, l’accordo tra la brasiliana GraalBio Investimentos S.A. e il Gruppo Mossi & Ghisolfi, tramite la sua controllata Beta Renewables, per la realizzazione del primo impianto industriale in Brasile per la produzione di bioetanolo di seconda generazione, cioè derivato da scarti agricoli o da colture non destinate alla produzione alimentare.

I lavori di costruzione dell’impianto inizieranno quest’estate nello stato di Alagoas, e a realizzarlo sarà Chemtex, società di ingegneria del Gruppo Mossi & Ghisolfi, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali nel settore della petrolchimica, polimeri, fibre, energia, bio-carburanti e tecnologie ambientali.
Quando entrerà in funzione, entro il 2013, questo impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l’anno di bioetanolo, e utilizzerà gli scarti della lavorazione della canna da zucchero che saranno reperiti localmente. Il nuovo impianto contribuirà a soddisfare la crescente richiesta di etanolo in Brasile.

Il processo di produzione è basato sulla tecnologia PROESATM messa a punto da Beta Renewables che è la stessa utilizzata nella bioraffineria in costruzione a Crescentino (VC), che sarà operativa entro il 2012 e sarà la prima bioraffineria al mondo a produrre bioetanolo di seconda generazione.

PROESATM è competitiva economicamente rispetto sia ai processi di prima generazione, basati su mais e altre varietà vegetali a uso alimentare,  sia al petrolio, anche se il prezzo del greggio si attestasse a 60-70 dollari al barile. Inoltre non utilizza materie prime destinate all’alimentazione umana o animale e ha un bilancio di CO2 estremamente positivo.
A differenza delle tecnologie di prima generazione (in cui si fa ricorso a mais, palma, grano, soia, ecc.) PROESATM può utilizzare un’ampia gamma di vegetali non alimentari come la comune canna dei fossi, paglia di riso o gli scarti di produzione agricola che hanno una capacità di sequestro della CO2 prossima al 90%, rispetto al 20-30% dei vegetali usati nelle vecchie tecnologie.

Il Gruppo Mossi & Ghisolfi, fondato nel 1953 da Vittorio Ghisolfi, è una multinazionale italiana che opera nel campo della chimica con sede a Tortona, in Piemonte; con un fatturato annuo di 3 miliardi di dollari, 2.200 dipendenti e oltre 120 ricercatori, rappresenta la seconda azienda chimica in Italia. È leader globale, per capacità produttiva e innovazione tecnologica, nel settore del polietilene tereftalato, meglio noto con l’acronimo di PET (materiale utilizzato principalmente per produrre contenitori per cibi e bevande). M&G ha introdotto per la prima volta il PET nel mercato Europeo, apportando così importanti innovazioni nei settori delle plastiche e del poliestere. Il Gruppo si articola in quattro business unit: PET Polymer, Chemtex, Beta Renewables e Bio Polyester Feedstocks ed è presente con i propri impianti produttivi in Italia, Brasile, Messico e Stati Uniti, oltre a due unità di Ricerca e Sviluppo che operano a Rivalta Scrivia (AL) e a Sharon Center, in Pennsylvania (USA).

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