Fotovoltaico 2012, come cambia il mercato mondiale

Germania e Italia cederanno terreno sul mercato FV mondiale, a causa dei tagli agli incentivi, mentre nuove tariffe spingeranno le installazioni in Cina e Giappone. Anche in Europa, mentre i mercati di Spagna e Francia sono in calo, ne esploderanno di nuovi come l'Austria e alcuni Paesi dell'Est. Le ultime previsioni Solarbuzz.

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L’era in cui l’Europa era al centro del mondo del fotovoltaico sta lentamente finendo. Su queste pagine abbiamo già segnalato questa tendenza anche di recente (Qualenergia.it, Fotovoltaico mondiale, il mercato 2012 non crollerà). Ora i dati sugli ultimi mesi e le previsioni per il resto dell’anno forniti da Solarbuzz la confermano. Se nella seconda metà del 2011 il 50% della domanda mondiale di impianti era arrivata da Germania e Italia, nella seconda metà dell’anno in corso saranno invece Asia e Nord America a installare per il 60% della torta.

Gli ex Paesi leader, Germania e Italia, soffriranno della riduzione degli incentivi, ancora da definire per entrambi, anche se, prevede Solarbuzz, “potranno comunque beneficiare di fasi di transizione e avanzamenti”. Anche il mercato francese si ridurrà ulteriormente per effetto delle restrizioni introdotte nel 2011. In declino anche Spagna, Belgio e Bulgaria, mentre i mercati europei più promettenti sono al momento Austria, Repubblica Ceca, Romania, Serbia e Slovacchia.

Interessante poi come Solarbuzz faccia notare che sul mercato europeo si inizieranno a realizzare progetti di impianti che non contano più sugli incentivi: come abbiamo scritto (Qualenergia.it, Il fotovoltaico ce la può fare già ora senza incentivi?) in Italia la situazione forse non è ancora matura ma ci si sta pensando, mentre in Spagna i primi parchi FV non incentivati si stanno già costruendo (grazie anche a surplus di moduli da piazzare).

Dove una nuova iniezione di incentivi farà accelerare il mercato invece è in Giappone e in Cina. Secondo la società di consulenza, nell’ultimo trimestre 2012 Cina e India avvieranno oltre 2,2 GW, mentre nella seconda metà dell’anno il Giappone, in cui stanno per entrare in vigore incentivi tra i più generosi al mondo, connetterà da solo più di 1,1 GW (+74% rispetto allo stesso periodo 2011).

A pesare molto nella seconda metà del 2012 sia in Nord America che in Asia saranno soprattutto grandi progetti su scala da utility, il 57% della domanda in quelle aree. Con i nuovi incentivi cambierà anche il mercato giapponese: fino a ora era costituito soprattutto di piccoli installatori attivi nel residenziale, ma da luglio invece ci sarà posto anche per aziende integrate e capaci di realizzare progetti di grande taglia. Negli Usa sarà la fine degli effetti del federal cash grant a spostare le installazioni dal residenziale alle installazioni utility-scale spinte dal renewable portfolios standard in California e in altri Stati.

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