Aeeg: “Posticipare il pagamento degli incentivi al fotovoltaico”

La proposta nel parere espresso dall'Autorità sullo schema del decreto rinnovabili elettriche: dilazionare i pagamenti degli incentivi di maggio e giugno 2012 per i grandi impianti fotovoltaici. Secondo l'istituzione energetica permetterebbe al GSE di fare cassa e rimodulare il posticipo del pagamento dei certificati verdi.

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Nel parere dell’ Autorità per l’energia sullo schema di decreto sulle rinnovabili elettriche (Qualenergia.it, L’Autorità e i decreti rinnovabili: “i tagli non bastano” ) c’è una proposta che farà sicuramente storcere il naso a molti nel mondo del fotovoltaico. Si tratta della soluzione che l’Aeeg propone per limitare i danni del posticipo del pagamento dei certificati verdi contenuto nel decreto.

Le risorse per far sì che a giugno il GSE riesca a pagare, senza appesantire ulteriormente la componente A3 della bolletta, il 50% dell’importo dovuto per il ritiro dei certificati verdi, anziché il 25% come previsto dal decreto, infatti, secondo l’Aeeg potrebbero essere trovate dilazionando di almeno 4-6 mesi il pagamento degli incentivi che spettano agli impianti fotovoltaici sopra i 100 kW.

L’articolo 20, comma 3, dello schema di decreto FER diverse dalla solare come sappiamo prevede che il GSE ritiri i certificati verdi relativi alle produzioni del 2011 pagando solo 25% degli importi spettanti entro il mese di giugno 2012, mentre un’altro 25% verrebbe corrisposto entro il mese di settembre 2012 e del rimanente 50% entrofine anno. Ciò, si specifica, per evitare rilevanti aggravi della componente tariffaria A3 entro il mese di giugno 2012.

Cosa questo posticipo possa comportare per le aziende delle rinnovabili è facile intuirlo: crisi di liquidità che in questo periodo di credit crunch potrebbero mettere in ginocchio diversi operatori.

Proprio per questo l’Aeeg nel suo parere propone di rimodulare il posticipo, in modo che il GSE paghi a giugno il 50% degli importi dovuti per i certificati verdi, anziché il 25%. Peccato che la soluzione proposta possa provocare problemi analoghi a quelli che si vorrebbe risolvere, sebbene ad altri soggetti: quelli che hanno investito nel fotovoltaico.

Per compensare il maggiore onere sostenuto dal GSE infatti si propone (pag. 15 del parere, pdf) “una dilazione (di almeno 4-6 mesi) nelle tempistiche di pagamento degli incentivi previsti per l’energia elettrica prodotta nei mesi di maggio e giugno 2012 dagli impianti fotovoltaici di taglia maggiore (ad esempio sopra 100 kWp).”

Insomma, per non appesantire la componente A3 si continua a proporre di non pagare quanto dovuto ad aziende, quelle del fotovoltaico e delle altre rinnovabili, le quali, mai come in questo momento, con l’incertezza normativa dovuta ai decreti in via di definizione, hanno avuto problemi di liquidità e di accesso al credito.

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