È on line lo Speciale “Nuovi LED per ambienti interni ed esterni”

  • 17 Aprile 2012

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Pubblicato lo Speciale tecnico a cura di Gianni Forcolini del Politecnico di Milano sulla luce emessa dai diodi luminosi di nuova generazione per l’illuminazione di ambienti interni ed esterni. L'applicazione nei vari settori, con particolare attenzione al rispamio energetico. Una guida per installatori, progettisti, energy manager e consumatori.

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Viviamo in questi anni una profonda e diffusa trasformazione del settore lighting – illuminazione di ambienti interni ed esterni – dovuta principalmente all’avvento della tecnologia LED. La nuova generazione dei diodi luminosi sta gradualmente subentrando alle sorgenti luminose convenzionali, a filamento incandescente e a scarica, in tutti i possibili ambiti della progettazione illuminotecnica. Recenti studi (rapporto della McKinsey & Company “Lighting the way: perspectives on the global lighting market” pubblicato nel luglio del 2011) prevedono che nel 2016 la penetrazione dei LED nel mercato del general lighting arriverà al 43%. Attualmente, a livello mondiale, gli impianti a tecnologia LED coprono circa il 7% di tutto il mercato.

C’è dunque da chiedersi quali siano le cause di questo incremento: perché il diodo luminoso si sta diffondendo con tanta forza? La risposta sta nei vantaggi offerti. In sintesi, rispetto ai prodotti tradizionali – vale a dire le lampade a filamento incandescente, a ciclo di alogeni, fluorescenti e a scarica – si riduce sensibilmente la quantità di materiali, le risorse e l’energia impiegati nella fabbricazione del prodotto. A parità di flusso luminoso reso la differenza negli ingombri e nei pesi rispetto alle lampade tradizionali è sempre rilevante. Questo drastico ridimensionamento dell’artefatto industriale agevola e semplifica l’approvvigionamento delle materie prime, il ciclo della fabbricazione (completamente automatizzato, senza alcun intervento manuale), la movimentazione, l’imballaggio, il trasporto, la distribuzione commerciale, l’immagazzinaggio, la logistica, la dismissione.

Altra positiva novità: il LED non emette radiazioni ultraviolette e infrarosse ma solo radiazioni visibili. Al suo interno non ci sono sostanze tossiche e nocive all’uomo e all’ambiente, come mercurio, piombo, cadmio, sostanze che invece sono presenti in lampade tradizionali molto diffuse.

Benefici consistenti si hanno per quanto riguarda i consumi energetici, grazie all’efficienza elevata. In pratica è sufficiente poca potenza elettrica per avere molta luce. Molto lunga è la durata media di vita: il ciclo di vita di un prodotto LED è circa cinque volte superiore a quello delle migliori lampade attualmente sul mercato. Infine, le basse potenze e i minimi ingombri aprono il campo all’uso modulare della fonte luminosa con positive ripercussioni sulla flessibilità d’uso dell’impianto di illuminazione (facilità di parzializzazione, customizzazione, regolazione del flusso luminoso, gestione del colore).

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