Presentati, come abbiamo scritto poco fa, i decreti per il quinto conto energia fotovoltaico e per gli incentivi alle altre rinnovabili elettriche. Dovranno passare per l’Autorità per l’energia e la Conferenza Stato-Regioni, per cui difficilmente finiranno in Gazzetta Ufficiale prima di un mese. Il sistema entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1° gennaio 2013 per le altre fonti.

Come annunciato nelle settimane scorse viene introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola, tra 50 e e 5000 kW (sono invece esclusi dai registri gli impianti di taglia minore, anche se contribuiranno al peso degli incentivi totale).

Scopo del Governo, ha spiegato Corrado Passera nella conferenza stampa, è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata e previdibile che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 32-35% di copertura del fabbisogno elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica. L’intenzione è “porre le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei, anche se leggermente sopra la media UE, e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato”.

La tabella (estratta dalla presentazione del MiSE, in allegato) dà un idea dell’entità dei tagli agli incentivi contenuta nel decreto rinnovabili elettriche: