Se in Italia il fotovoltaico inciampa, nel mondo non si ferma

Nonostante le incertezze e i tagli agli incentivi annunciati o già attuati in alcuni tra i mercati più importanti, Italia in testa, nel 2012 il fotovoltaico mondiale continuerà a crescere. Le installazioni potrebbero superare anche del 21% quelle del 2011 grazie soprattutto ai nuovi mercati medio-piccoli e alla Cina. Le previsioni di Ims Research.

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Nel 2012 si annuncia ancora crescita per il fotovoltaico mondiale, nonostante le incertezze e i tagli agli incentivi annunciati o già attuati in alcuni tra i mercati più importanti, Italia in primis. Se si guarda a quel che sta succedendo nel Belpaese, in Germania o in Francia, bisognerebbe essere pessimisti, ma il fotovoltaico sta penetrando in un numero molto più elevato di mercati e le vicende di quelli storici potrebbero pesare di meno.

Lo dicono le ultime previsioni di IMS Reserach (di recente acquistata da IHS): nel 2012 a livello mondiale il FV non si fermerà. Le installazioni nell’anno appena iniziato cresceranno almeno del 3,5% ma si potrebbe arrivare fino al 21%. L’installato annuale mondiale crescerà dai 26,9 GW del 2011 (per Epia sono invece 27,6 GW, perché si considerano le connessioni) a 27,8 GW nello scenario più moderato o a 32,6 GW in quello più ottimistico (vedi grafico).

Quel che è sicuro è che l’Europa vedrà indebolirsi il suo ruolo: nel 2011 ha pesato per quasi il 70% delle installazioni, nel 2012 non supererà il 50% (vedi grafico sotto).

“Anche se gran parte dell’industria si aspetta tempi bui, in realtà noi prevediamo una rapida ripresa della domanda, trainata dall’abbassamento dei prezzi degli impianti, una corsa che punta a battere i tagli di incentivi e un numero crescente di mercati emergenti di taglia media”, spiega Ash Sharma, Senior Research Director per il FV di Ims. “La domanda non è se il mercato del fotovoltaico crescerà nel 2012, ma di quanto crescerà. Secondo la nostra stima più ottimistica potrà arrivare a un più 21% con 32,6 GW”.

Stando al report, infatti, almeno 23 Paesi, rispetto ai 17 del 2011, installeranno oltre 100 MW. Il fotovoltaico mondiale quindi è sempre meno dipendente dai 2 o 3 mercati più grandi e proprio questa diversificazione geografica è la salvezza che lo aiuterà il suo sviluppo nel 2012 ed oltre.

Questo non toglie che i soliti noti avranno ancora un ruolo di primo piano. La Germania, nonostante il recente taglio degli incentivi, secondo la previsione tornerà a essere il più grande mercato mondiale con un installato tra i 6 e gli 8,5 GW; poche settimane fa avevamo visto previsioni decisamente più contenute (3-4 GW per il 2012, secondo Apricum), ma Ims giustifica l’ottimismo con gli andamenti superiori alle aspettative registrati in questo primo trimestre.

La novità, peraltro annunciata, per questo 2012 sarà invece l’esplosione del mercato domestico in Cina. Anche se domanda e offerta nel Paese restano “difficili da prevedere”, con il calo della domanda in Europa è chiaro che il Governo di Pechino ha tutto l’interesse a far decollare il mercato interno per dare uno sbocco all’industria nazionale ed è “poco probabile ma non impossibile” che nel Paese nel 2012 si arrivi a installare fino a 8 GW di potenza.

Sull’Italia, infine, Ims spende solo due parole, per dire che “probabilmente” sarà il terzo mercato dopo la Cina. D’altra parte, con la nuvola nera di un quinto conto energia potenzialmente letale che incombe sul settore, nessuno ora come ora può sapere che ne sarà del fotovoltaico italiano.

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