Lettera aperta di un’azienda del fotovoltaico al Governo

  • 30 Marzo 2012

Convert Italia SpA ci invia questa lettera-riflessione rivolta al Governo sul difficile momento che sta attraversando il fotovoltaico italiano. A tal proposito si sottolinea come, per esempio, nel primo trimestre 2012 gli allacci alla rete siano stati solo il 10% del 1° trimestre 2011. "A chi fa gioco uccidere il settore del fotovoltaico?", chiede l'azienda.

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Vile, tu uccidi un uomo morto. La conosciutissima frase detta da Ferrucci a Maramaldo, mi pare appropriata a descrivere quello che il previsto V conto energia si appresta a fare al settore fotovoltaico. Il tutto (sembra) sulla base di un suggerimento emerso da un computer di un’analista dell’Enel, i cui profili sono poi provvidamente scomparsi da Linkedin e altrove, con il condimento di smentite, ritrattazioni e quant’altro.
Un vero e proprio schiaffo in faccia alle Aziende e agli investitori, che a dir poco ci sconcerta.

Come ci sconcerta una costruzione del tutto teorica supportata da numeri a dir poco aleatori sul fotovoltaico. I numeri e i fatti veri da citare sono (dati GSE) (vedi tabella):

  • caduta degli allacci nel 4 trimestre del 2011: -38% sul terzo trimestre
  • nel 1° trimestre 2012, solo il 10% di allacci rispetto al 1 trimestre 2011: insignificanti

Il quarto conto energia ha provocato una sensibile riduzione di scala relativamente a tutti gli indici di settore; abbiamo perso il 50% degli addetti e la quasi totalità degli investitori, banche nazionali incluse. L’industria nazionale dopo avere ‘ingoiato’ il livello di impegno per gli incentivi (6 miliardi), considerato troppo basso, si era comunque rimessa al lavoro sapendo, come sanno benissimo tutti, tranne pare i super tecnici del ministero, che non sarebbe stato raggiunto prima della fine del 2012.

Indigna che quei sei miliardi vengano ora sbandierati solo come costi mentre sono piuttosto un investimento nella creazione di un’infrastruttura di energie, prima che rinnovabili, pulite; un investimento in aria più pulita, in un minor costo per malattia per il sistema sanitario nazionale; un investimento verso il tanto sbandierato impegno del nostro Governo per la riduzione della CO2, impegno condiviso con tutto il mondo.

Condiviso davvero? Forse no, visto che ora sulle pagine de IlSole e altrove il ministro Passera suggerisce piuttosto di investire sugli idrocarburi e sulle trivellazioni. Forse no, perché magari l’Enel pensa di poter guadagnare meglio con le centrali a turbogas costruite grazie agli incentivi statali … Questa storia è piena di forse.
Ma non è una storia, è la realtà di un settore che rappresenta quasi il 2% del PIL nazionale (giusto per utilizzare un indicatore caro a un Governo in cui come cittadino cominciavo a credere e che ha fatto del libero pensiero la sua bandiera).

Sono passati meno di dodici mesi dalla pubblicazione del Quarto Conto Energia, sul quale io e tanti miei colleghi imprenditori abbiamo investito con lavoro e con impegno, con onestà e volontà e, visto quanto detto sopra, mi chiedo: di che parliamo signori del Governo?

Parliamo di uccidere le rinnovabili e il fotovoltaico in testa perché il sole è gratuito e durerà altri cinque miliardi di anni e petrolieri e fisco non possono averne vantaggi?

Occorre una risposta vera: a chi fa gioco uccidere il settore del fotovoltaico? Abbiamo appena accettato tutte le nuove norme per ridurre l’impatto sui terreni agricoli, l’articolo 65 del decreto liberalizzazioni che ha per l’ennesima volta normato ‘in corsa’ il settore; perché si infierisce ancora sul settore, con quale obiettivo reale, economico, politico? Per la volontà delle solite lobbies?

Ringrazio in anticipo il Governo e in particolare il ministro Passera, se mai avrò una risposta, una risposta vera, data in nome dei suoi stessi figli e nipoti, i quali, altrimenti, avranno garantito un futuro sempre meno pulito e sempre meno verde.

Giuseppe Moro, CEO di Convert Italia S.p.A.

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