Lettera aperta al Governo dei produttori di energia da rinnovabili

CATEGORIE:

ANEV, APER, FEDERPERN "Non spegniamo le imprese dell'energia verde. Non spegniamo il Paese"

ADV
image_pdfimage_print

Pubblichiamo la lettera aperta al Governo comparsa oggi su Il Sole24ORE con la quale ANEV, APER e FEDERPERN – in mancanza di una Strategia Energetica Nazionale e della pubblicazione dei decreti attuativi del D.lgs 28/11 –  chiedono congiuntamente l’apertura di un tavolo di confronto urgente per una proroga di 12 mesi nell’applicazione dei nuovi sistemi incentivanti delle FER, per garantire stabilità, certezza e salvaguardia degli investimenti già in corso di realizzazione da parte degli operatori di settore.

LETTERA  APERTA AL GOVERNO

NON SPEGNIAMO LE  IMPRESE DELL’ENERGIA VERDE. NON SPEGNIAMO IL PAESE

Al Primo Ministro Mario Monti, al Ministro Corrado Passera, al Ministro Corrado Clini, al Ministro Mario Catania, al Ministro Elsa Fornero

l  ritardi  nell’adozione della disciplina sui nuovi sistemi incentivanti  per le Fonti di Energia Rinnovabili (FER) elettriche, che dovrebbero entrare a  regime (ai sensi del Dlgs n. 28 del 3 marzo 2011) il 1 gennaio  2013, sono ormai insostenibili e sussiste il rischio che l’intero comparto si fermi definitivamente. Il settore delle FER elettriche occupa già oggi oltre 100.000 addetti e coinvolge settori industriali come l’elettrico, il chimico, il metalmeccanico e l’agroenergetico e una grande quantità  di  PMI che grazie alla  loro  attività   quotidiana  nel  campo riescono a resistere  alla crisi.

Se da un lato noi operatori, attivi nel campo delle rinnovabili, siamo consapevoli della necessità di una rimodulazione condivisa, equa ed efficiente  degli incentivi  che hanno permesso al settore di crescere, sviluppare un mercato e creare nuovi posti di lavoro, dall’altro non possiamo tacere sul fatto che il nostro settore versi oggi in uno stato di precarietà  attendendo  oramai da quasi un anno la nuova normativa. Questa situazione ha annullato di fatto i risultati ottenuti  negli ultimi cinque anni e sta facendo perdere la fiducia degli investitori esteri nel nostro Paese.

L’assenza di un confronto aperto  e strutturato tra  Governo e operatori  sui temi così delicati  come quello degli incentivi (nonostante  le ripetute istanze delle scriventi  Associazioni, che non sono state  riscontrate nemmeno  formalmente), unitamente al cumulato   ritardo sull’emissione  del decreto  attuativo del Dlgs n.28/2011, dovrebbe portare, auspichiamo, al posticipo  dell’applicazione delle nuove e attese normative.

ANEV, APER e FEDERPERN, in mancanza di una Strategia Energetica Nazionale, chiedono l’apertura di un tavolo di confronto urgente  per una proroga  di 12 mesi nell’applicazione dei nuovi sistemi incentivanti, per garantire stabilità, certezza e salvaguardia degli investimenti già in corso di realizzazione da parte degli operatori del settore. Si chiede quindi  che siano mantenuti  in  questo periodo transitorio,  e comunque almeno fino  al 31 dicembre 2013, le regole e i meccanismi attuali, al fine di concedere al settore il tempo minimo necessario di comprendere, quando saranno noti, i nuovi meccanismi e in particolare il sistema delle aste che, se introdotto, costituirebbe una novità assoluta.

Lo sviluppo delle rinnovabili  è strategico e necessario per il  rispetto  non solo degli obiettivi  europei al 2020 sottoscritti  dal nostro Paese meno di due anni fa, ma anche dei nuovi obiettivi  al 2030 fissati dalla Commissione Europea e sui quali si è già espresso con una risoluzione vincolante il Parlamento Europeo, nonché della Road Map al 2050 già approvata dall’Unione Europea. Qualsiasi ostacolo a un’ulteriore  crescita del settore fermerebbe lo sviluppo della filiera industriale avviato in questi anni e metterebbe a rischio il raggiungimento di questi target, ponendoci di fatto  al di fuori delle politiche energetico-ambientali dell’Unione Europea, con il pericolo concreto di procedure di infrazione comunitaria e sanzioni.

È  giunto il momento di dare finalmente stabilità e certezze al settore, al fine di evitare l’uscita del nostro Paese da una delle ultime  prospettive di leadership industriale ancora possibili per l’Italia,  rappresentata proprio dalla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Roma, 22 marzo 2012

Firmato dai Presidenti Anev (Simone Togni), Aper (Agostino Re Rebaudengo) e Federpern (Flavio Sarasino)

ADV
×