Fondi europei sull’energia pulita: i soldi ci sono ma non se ne approfitta

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Risorse stanziate dall'Europa per l'efficienza energetica e le rinnovabili di cui ancora non si è saputo approfittare: a due anni dall'inizio del programma se ne erano usati solo il 25%. E' quanto emerge da un'interessante relazione della Corte dei Conti.

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Risorse stanziate dall’Europa per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di cui ancora non si è saputo approfittare: a due anni dall’inizio del programma se ne erano usati solo il 25%. E’ quanto emerge da un’interessante relazione della Corte dei Conti che fa il punto sugli interventi di promozione delle rinnovabili e dell’efficienza attivati dalle Regioni con il sostegno dei fondi europei, dal titolo: “Energie rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica nell’ambito della politica di coesione socio-economica dell’Unione Europea” (vedi pdf allegato) che dal 15 febbraio è disponibile on line ed è stata riassunta qui da Nextville.it.


Vi si mette in evidenza l’ingente quantità di stanziamenti allocati a favore delle rinnovabili e l’efficienza dal “Quadro strategico nazionale 2007-2013”: complessivamente 4 miliardi di euro. Alla data del 30 settembre 2009 (ultimo dato disponibile a livello nazionale) risultano attivati, nell’ambito della Priorità 3 (“accrescimento e diversificazione della disponibilità di risorse energetiche” e “aumento della quota prodotta dalle fonti rinnovabili e promozione dell’efficienza energetica”), interventi corrispondenti al 25% delle risorse programmate.


I livelli di attivazione più bassi sono stati registrati nelle regioni “Convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, con interventi avviati per complessivi 292 milioni di euro, pari a poco meno del 10% delle risorse programmate su questi temi. E’ andata un po’ meglio nelle regioni “Competitività” (cioè nelle altre regioni italiane), in cui sono stati attivati interventi per circa 688 milioni di euro (pari al 24% delle risorse allocate su questi temi), destinati alla produzione di energie rinnovabili e progetti di risparmio energetico sia negli edifici pubblici che nelle imprese per ulteriori 369 milioni di euro, corrispondenti al 38% delle risorse programmate.


La Corte dei Conti, a fronte di questi dati, raccomanda alle Regioni “una più accurata e tempestiva realizzazione dei programmi, in particolare nel Mezzogiorno, anche al fine di evitare il consueto ‘rush’ finale, che può assicurare il tiraggio di tutte le risorse allocate ma non sempre la piena efficacia e l’incisivo impatto degli interventi stessi”.

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