Contro la crisi un’Italia più giusta e più sobria

  • 3 Febbraio 2012

La crisi ci deve indicare una profonda revisione degli stili di vita e delle scelte di consumo. Il nostro Governo dovrebbe puntare sulla green economy e partire da grandi piani di riqualificazione dell’edilizia pubblica e di rilancio delle piste ciclabili. Serve poi una radicale trasformazione dei modelli di sviluppo. Silvestrini a Ecoradio su podcast.

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Ascolta audio (mp3 – durata: 2′)

Il Presidente Napolitano ha lanciato un appello per un’Italia più sobria e più giusta. Anche Obama, nel suo appello alla nazione della settimana scorsa, ha insistito sul rilancio della green economy per combattere la crisi dando indicazioni specifiche.

Si tratta di segnali che fanno riflettere sulla necessità di una revisione degli stili di vita e delle scelte di consumo e che sottolineano il bisogno di puntare con maggiore impegno sulla green economy. È un messaggio al nostro Governo.

Ci sono molte cose che si potrebbero fare in questa direzione. Dopo il giusto “no” al ponte sullo Stretto si potrebbe pensare per esempio a un grande piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica (riqualificazione che darebbe importanti risultati in termini occupazionali e di riduzione dei consumi) o a un piano di rilancio delle piste ciclabili. L’Italia è infatti indietro nell’uso delle due ruote e quest’ultimo piano invece si sposerebbe con la sobrietà di cui ha parlato Napolitano nel suo appello.

Stiamo vivendo un momento di profonda crisi che deve diventare anche un momento di riflessione su scelte di radicale trasformazione degli attuali modelli di sviluppo.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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