Le fonti fossili che continuano a fornire oltre l’80% del fabbisogno energetico mondiale. La domanda di energia che cresce del 39% nei prossimi due decenni. Il carbone che, nonostante una forte crescita delle rinnovabili, è la fonte che che più contribuisce all’aumento della produzione elettrica. Fonti dagli impatti ambientali preoccupanti come sabbie bituminose e shale gas che diventano sempre più importanti. E’ lo scenario apocalittico per il 2030 dipinto nel World Energy Outlook di BP, appena pubblicato (in allegato).
Superfluo dire che se vogliamo avere qualche possibilità di evitare gli effetti peggiori per il clima le cose devono andare diversamente: questo scenario prevede emissioni in aumento del 28% dal 2010 al 2030, mentre, per restare sotto alla soglia critica di 2 °C di aumento della temperatura globale, dovrebbero iniziare a calare già dal 2020. Ma il documento è utile per capire le tendenze del tradizionale mondo dell’energia, con la speranza che alcune di queste si possano correggere in tempo.
Il mondo, vi si legge, avrà bisogno di sempre più energia, soprattutto per alimentare la crescita economica e demografica dei paesi in via di sviluppo: da questi verrà il 95% dell’aumento della domanda complessiva, che sarà in media dell’1,6% l’anno, crescendo del 39% da qui al 2030.
Una fame soddisfatta con la dieta sbagliata: al 2030 nella visione di BP le fonti fossili copriranno l’81% della domanda (vedi grafico). Per avere un confronto, lo scenario “mezzano” dell’ultimo World Energy Outlook della IEA, che condurrebbe comunque ad aumenti di temperatura sopra i 3°C, vede le fossili al 75% del mix al 2035, mentre lo scenario “450”, che dovrebbe realizzarsi per non oltrepassare la soglia critica di riscaldamento globale, vede le fossili fermarsi poco sopra il 60%.
Non che il report della compagnia petrolifera non consideri il potenziale delle rinnovabili: biocarburanti compresi, la previsione è che crescano di oltre l’8% l’anno, contro il 2% del gas, la fonte fossile a maggiore crescita, che vedrà una richiesta aumentata soprattutto in Asia e Medio Oriente. In generale, invece, il petrolio sarà la fonte che crescerà meno: un incremento del 18% fino a 103 milioni di barili al giorno, il 40% – mai cosi tanto dagli anni ’70 – dall’Opec.
Preoccupante il peso del carbone. Resterà preponderante nel settore elettrico, dove la domanda crescerà di più, contribuendo al 39% della crescita, anche se, assieme al nucleare, le fonti pulite peseranno per oltre metà dell’incremento di potenza elettrica.
Nei trasporti si prevede che il miglioramento dell’efficienza compensi l’aumento del parco mezzi circolante: consumi cresciuti del 26% per un aumento del 60% dei veicoli. Il petrolio, pur vedendo la propria quota erosa rispetto ai livelli attuali, soddisferà l’87% della domanda dei trasporti contro l’odierno 95% e i biocarburanti avranno guadagnato una quota del 7%, mentre gas ed elettricità restano marginali (rispettivamente 4% e 1%).
Notevole nello scenario è il ruolo di fonti fossili non convenzionali come le sabbie bituminose e il gas da scisti (shale gas). Si prevede ad esempio che dagli scisti nel 2030 venga il 60% del gas degli Usa.
Mentre la dipendenza energetica dell’Europa e, soprattutto, di Cina e India, crescerà, grazie allo sfruttamento di nuovi giacimenti in acque profonde, sabbie bituminose e shale gas, il continente americano al 2030 raggiungerà la quasi totale autosufficienza energetica, con il Nord America che diverrà addirittura un esportatore netto, prevede BP, che, ricordiamo, in queste tre attività sta investendo molto.
Sul fatto che le sabbie bituminose abbiano un bilancio in termini di emissioni pessimo e devastino l’ambiente il report non dice niente. Come pure sull’eventualità che lo sviluppo dello shale gas sia fermato dagli impatti ambientali dell’estrazione: eppure in diversi paesi si è posta una moratoria per valutarli. Anche sui rischi che consiglierebbero di frenare le trivellazioni petrolifere in acque profonde BP sceglie di tacere. E sì che dopo il disastro del Golfo del Messico qualcosa dovrebbe averlo imparato.