Sono sempre di più le persone costrette a migrare a causa dei cambiamenti climatici. Lo rileva l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, che ha stimato un aumento del numero di abitanti costretti a spostarsi da un territorio all’altro per motivi ambientali.


Nel 2008 – afferma Oim – c’erano stati 4,6 milioni di trasferimenti causati dalle guerre e 20 milioni provocati dalle catastrofi naturali. Gli emigranti ambientali sono stati 15 milioni nel 2009, addirittura 38 milioni nel 2010 e nel 2011, quando sarà disponibile il bilancio definitivo, probabilmente la cifra sarà ancora cresciuta visto quello che ha provocato lo tsunami in Giappone, le conseguenze delle inondazioni in Thailandia, in Cina e nelle Filippine.


Secondo i ricercatori che hanno redatto lo studio non sono solo le catastrofi naturali a provocare massicce migrazioni: un contributo fondamentale al fenomeno lo dà la degradazione ambientale di molte aree del pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai, la siccità, la deforestazione.