Nei paesi emergenti la spinta agli investimenti in rinnovabili

Il motore degli investimenti in fonti rinnovabili è sempre più nei paesi emergenti e in via di sviluppo, come dimostra l'ultima edizione del “Renewable Energy Country Attractiveness Indices di Ernst & Young”. La Cina domina sempre la classifica, gli Usa perdono un po' terreno, l'Italia al quinto posto. La rivelazione Romania.

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L’Italia si conferma uno dei paesi più attraenti per chi vuole investire nelle rinnovabili: è al quinto posto nella classifica mondiale stilata da Ernst & Young nell’ultima edizione del “Renewable Energy Country Attractiveness Indices” (vedi allegato, pdf). Gli Usa sono ancora in seconda posizione, dietro la Cina. Ma a livello mondiale ci si sta accorgendo da tempo che le cose stanno cambiando: la green economy sta guadagnando terreno più velocemente nei paesi in via di sviluppo che in quelli di prima industrializzazione. Il reporto dedicato agli investimenti in energie pulite nel mondo conferma questa tendenza. Con la crisi, che colpisce soprattutto i paesi ricchi, la crescita della domanda di energia in quelli emergenti si sta rivelando il principale propulsore mondiale degli investimenti in energie pulite.

Lo si vede bene dalle new entry di questa classifica trimestrale (vedi immagine sotto, qui ingrandita) che mostra quali paesi siano più attraenti per gli investimenti in rinnovabili (valutando legislazione, incentivi, infrastrutture, situazione economica e altre variabili). Quest’anno infatti sono entrate 4 nuove nazioni (Tunisia, Argentina, Ucraina, Ungheria) e altre 8 erano state aggiunti nell’edizone di tre mesi fa: tutti paesi caratterizzati da una crescente fame di energia.

Europa dell’Est, Sud-Est asiatico, Medio Oriente, Nord Africa e America Latina – dice chiaramente il report – in questo momento sono il futuro per chi investe in fonti rinnovabili, e, come sappiamo, alcuni di questi paesi – come Cina, Taiwan e Corea del Sud – stanno guadagnando terreno anche dal punto di vista industriale. In Europa e negli Usa, invece, gli investimenti hanno risentito di una miscela di stretta del credito, riduzione degli incentivi e concorrenza dei mercati esteri.

Due esempi su cui il report si sofferma sono il Brasile, quest’anno entrato nella top ten e la Romania, che aveva esordito nella classifica dei 25 paesi più attraenti solo un anno fa e ora salita fino al 13° posto. Entrambi sono paesi caratterizzati da un fabbisogno di energia sempre maggiore e da un mercato dell’eolico in forte crescita. A far guadagnare punti alla nazione sudamericana è soprattutto il grande successo delle aste per l’eolico (si veda questo nostro articolo), mentre la Romania si è dotata di una nuova legge per incentivare le rinnovabili elettriche che innalza il prezzo del corrispettivo dei nostri certificati verdi ed è definita da Ernst & Young “uno dei più favorevoli sistemi incentivanti in Europa”.

In testa alla classifica generale c’è sempre la Cina, leader anche nell’eolico, nonostante sia stato introdotto un iter più complesso per realizzare i parchi eolici, che ora devono essere approvati dall’Amministrazione nazionale per l’energia. Restano secondi, ma perdono un posto nella classifica generale gli Stati Uniti: per quel che riguarda il solare c’è un declino di fiducia degli investitori seguito alla bancarotta di 3 grandi aziende; il programma di garanzie pubbliche sul credito inoltre è terminato e, a fine 2012, finirà anche il sistema incentivante del “production tax credit”.

La Germania, terza nella classifica generale, guadagna un posto grazie all’impegno garantito dalla banca di Stato per lo sviluppo, la KfW, coinvolta nel sostenere la transizione dal nucleare alle rinnovabili. Segnali positivi vengono dall’India grazie anche alle sue politiche incentivanti.

L’Italia, come anticipato, resta ben piazzata: è stabile al quinto posto nella classifica generale (che fa una media dell’attrattività degli investimenti in fotovoltaico, CSP, eolico, biomasse, geotermia e infrastrutture); è al settimo in quella dedicata all’eolico e sale dal quinto al quarto nella classifica sull’energia solare. 

Sotto a sinistra la classifica per l’eolico (qui ingrandita), a destra per il solare (FV e CSP, qui ingrandita).

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