Mobilità urbana, dare slancio alle soluzioni sostenibili. Silvestrini a Ecoradio

  • 8 Dicembre 2011

Le emissioni di CO2 da mobilità urbana causano effetti gravissimi sulla salute. L’aumento del 30% delle emissioni rispetto ai valori del 1990 dovrebbe fare riflettere su semplici soluzioni che possano offrire risposte positive all’attuale crisi economica e ambientale. Mobilità su due ruote e car sharing sono alcune soluzioni. Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 2’40’’)

La mobilità è responsabile, in modo sempre più crescente, delle emissioni di CO2 che sono aumentate del 30% rispetto al 1990 e che causano effetti gravissimi sulla salute.

Per affrontare il problema dell’inquinamento è necessario trovare soluzioni in grado di offrire risposte alla crisi economica e ambientale che stiamo vivendo. Alcune di queste soluzioni sono molto semplici e sono state introdotte dal Governo con il finanziamento del trasporto pubblico locale, ma ci sono anche soluzioni che possono essere applicate con costi molto modesti. Si tratta della mobilità su due ruote (mobilità ciclistica) e del car sharing.

Lo sviluppo e il potenziamento della mobilità ciclistica, già lodevolmente avviato in centinaia di città del centro Europa, è spesso ostacolato da un problema sia di infrastruttura che culturale.
Il car sharing, infine, che necessita sicuramente di minori incentivi, è un sistema che si è sviluppato prima in Europa, poi successivamente negli Stati Uniti e in Italia, ed è stato lanciato dal Ministero dell’Ambiente. Si tratta di una soluzione interessante che negli USA si è diffusa recentemente anche per iniziativa privata, senza alcun  accesso a incentivi.

Mezzo milione di cittadini americani usano il car sharing, la Svizzera ne conta centomila: è stato calcolato che un’auto dedicata al car sharing toglie cinque automobili dalle nostre strade.
Gli enti locali possono fare molto per incoraggiare questa soluzione che può dare risposte molto interessanti da un punto di vista ambientale, delle emissioni di CO2, e anche occupazionale perché significa creare una rete di trasporto alternativo.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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