Detrazioni per l’efficienza ridotte dal 55 al 36%?

Confermate le detrazioni del 55%? Oggi lo scrivono in molti, ma – come abbiamo già segnalato nel pezzo di oggi – dalle bozze della manovra in circolazione pare che invece saranno ridotte al 36%.

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Confermate le detrazioni del 55%? Oggi lo scrivono in molti, ma – come abbiamo già segnalato nel pezzo di oggi – dalle bozze della manovra in circolazione pare che non sia così e che invece le detrazioni per gli interventi di efficientamento saranno ridotte al 36%.

Leggiamo ad esempio l’articolo 4 dell’ultima bozza entrata in CdM ieri (vedi allegato): “Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi”.

Con questa formulazione nelle bozze della manovra in circolazione, l’eco-bonus sugli interventi per aumentare l’efficienza degli edifici o installare impianti a rinnovabili passerebbe dal 55% al 36%.

Delle stesse detrazioni, secondo il testo, godrebbero altri interventi di manutenzione ordinaria e di restauro e ristrutturazione; di interventi ad immobili danneggiati a seguito di calamità naturali; di realizzazione di autorimesse o posti auto; di eliminazione delle barriere architettoniche tramite ascensori, montacarichi e robotica; dell’installazione di antifurto; di opere per la cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico; di opere per l’adozione di misure antisismiche e delle spese per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica; di opere per la bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

Si attendono chiarimenti e sviluppi, sperando che quanto emerge al momento venga smentito e si riconfermi la detrazione del 55%, visti i grandi benefici economici ed energetici che questa misura ha dato.

Tra i primi a dichiarare la delusione per il depotenziamento di questo strumento il presidente dei verdi Angelo Bonelli dei Verdi: “La manovra del governo Monti non coglie l’opportunità che l’ecologia offre per uscire dalla crisi. Non c’è altra spiegazione al fatto che siano saltate le detrazioni del sulle ecoristrutturazioni che dal 55% passano al 36%. Ma non basta- aggiunge- perchè le detrazioni per efficienza e risparmio energetico finiscono in un calderone che prevede detrazioni per sistemi antifurto e box auto”.

Il governo, insomma, “ha scelto di non innovare avviando programmi ambientali e politiche di riconversione industriale significative è ha depotenziato l’unica vera misura anticiclica degli ultimi anni: i bonus sulle eco-ristrutturazioni- conclude Bonelli- la manovra non solo non è equa ma rappresenta una scelta di retroguardia che va nella direzione opposta a quella scelta dagli altri paesi avanzati del mondo e dell’Europa, che puntano con forza sulla riconversione ecologica per uscire dalla crisi”.

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