Possibili problemi sulla rete, interventi entro l’estate 2012

  • 20 Novembre 2011

L’Autorità per l’Energia ha comunicato che entro l’estate arriveranno provvedimenti e interventi che dovranno affrontare il verificarsi di possibili criticità nel sistema elettrico originate principalmente dalla forte crescita della produzione da impianti alimentati a fonti rinnovabili, in particolare eolici e fotovoltaici.

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“Rispondere alle problematiche legate alla forte crescita della produzione da fonti rinnovabili attraverso opportuni interventi di regolazione che consentano ai gestori di rete un esercizio efficace e in sicurezza del sistema elettrico nazionale e, al tempo stesso, al contenimento dei costi“. Con questo obiettivo, l’Autorità per l’energia (AEEG) ha avviato un procedimento (Delibera ARG/elt 160/11) per emanare provvedimenti con particolare riferimento “al miglioramento dell’efficienza e dell’economicità del servizio di dispacciamento essenziale al mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico”.

I provvedimenti arriveranno prima dell’estate 2012, quando potrebbero – spiega L’Autorità – verificarsi criticità nel sistema, che nasceranno sotto la spinta del tumultuoso e molto rapido incremento della produzione da fonti rinnovabili in particolare di impianti eolici, prevalentemente connessi alla rete di trasmissione nazionale in alta tensione, e di impianti fotovoltaici, prevalentemente connessi alle reti di distribuzione in media e bassa tensione.

Il peso sempre maggiore della produzione da fonti rinnovabili – molte delle quali caratterizzate da elevata intermittenza e bassa governabilità, il parallelo sviluppo della generazione distribuita, le prospettive della mobilità elettrica, gli obiettivi di efficienza energetica e il nuovo ruolo del cliente finale – consumatore intelligente e al tempo stesso produttore sono – avverte l’Autorità per l’energia – tutti elementi che richiedono anche interventi in termini di regolazione del settore.

Si impone dunque di ripensare i criteri ‘tradizionali’ di sviluppo e gestione delle reti, in una in prospettiva nella quale le reti, anche quelle di distribuzione, dovranno progressivamente diventare, da ‘passive’ ad ‘attive’ (smart grid) – sottolinea l’organismo di controllo – mentre gli impianti di produzione o di consumo dovranno diventare progressivamente più “partecipi” alla gestione delle reti stesse.

In mancanza di un adeguamento complessivo del sistema – questo il parere dell’AEEG – gli impatti potranno essere rilevanti sia in tema di sicurezza, sia per i costi sostenuti dai consumatori elettrici, in particolare per gli accresciuti costi per il reperimento delle risorse per il dispacciamento. 

Tali problematiche sono state oggetto di recenti audizioni parlamentari e segnalazioni e il provvedimento approvato oggi “segna un primo intervento operativo per possibili interventi dell’Autorità”. Tra questi:

  • interventi sui parametri tecnici di funzionamento degli impianti, ad esempio, allineando il loro comportamento a quello di impianti diversi e più grandi in caso di grave incidente di rete, al fine di evitare il rischio di ‘effetto domino’ legato alla presenza di numerosi piccoli impianti;
  • interventi volti a coinvolgere anche gli impianti alimentati da fonti rinnovabili – a partire da quelli connessi in media tensione – nelle azioni di riduzione selettiva della generazione (distacchi) così da ricostituire i margini di riserva laddove tutte le altre alternative per conseguire il medesimo obiettivo risultino impraticabili;
  • interventi per promuovere – anche per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili di più grossa taglia – una efficiente previsione dell’energia elettrica immessa in rete e un’equa ripartizione dei costi generati all’interno del sistema elettrico, che non possono più essere socializzati solo sui consumatori di energia elettrica.

L’adozione dei provvedimenti si svolgerà sempre attraverso un ampio confronto e documenti per la consultazione con tutti gli stakeholder.

Nell’ambito di una più generale revisione dell’attuale disciplina del dispacciamento che tenga conto del nuovo contesto strutturale e di mercato, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas valuterà anche la possibilità che Terna, con cadenza periodica, quantifichi la massima penetrazione della generazione da fonte rinnovabile non programmabile (con particolare riferimento agli impianti eolici e fotovoltaici) compatibile con l’assetto del sistema. Al contempo, Terna dovrà valutare gli interventi necessari a garantire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tenendo conto degli obiettivi al 2020 e delle necessità di sicurezza del sistema.

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