Fotovoltaico 2011, siamo il più grande mercato al mondo

A fine 2011 l'installato annuale mondiale del fotovoltaico raggiungerà i 24 GW, contro i 19 del 2010. L'Italia ha sorpassato la Germania ed è diventata il primo mercato al mondo per l'anno in corso. Cala la quota europea sulla domanda mondiale, mentre crescono i mercati americani e asiatici, Usa e Cina in primis. L'analisi di IMS Research.

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Il fotovoltaico mondiale installato nel 2011 si attesterà sui 24 GW contro i 19 del 2010 (+26%). L’Italia ha ormai sorpassato la Germania ed è diventata il primo mercato al mondo per l’anno in corso, ma a livello europeo il fotovoltaico rallenta e, globalmente, nonostante l’aumento delle installazioni degli ultimi 3 mesi i magazzini restano pieni. Sono i dati principali che vengono dalle ultime analisi di mercato: il Q4’11 Database PV Demand IMS Resarch e il European PV Markets Quarterly di Solarbuzz.


Secondo IMS si sta verificando l’impennata delle installazione pronosticata per la seconda metà dell’anno: si stimano infatti oltre 15 GW installati tra luglio a dicembre contro gli 8 GW della prima metà dell’anno.


Una crescita, fa notare la società di consulenza, che non si traduce in aumento della domanda di componenti: la causa sono gli alti livelli di inventario, i magazzini, che per via della sovrapproduzione, erano già pieni. “Nonostante installazioni quasi doppie nella seconda metà dell’anno, la maggior parte dei fornitori non ha visto nessun incremento considerevole negli ordini. La causa appunto sono i livelli elevati delle scorte: i clienti installano moduli e inverter acquistati in precedenza”, spiega Ash Sharma, uno degli autori del report. Alcuni mesi fa, IMS Research aveva quantificato le scorte di magazzino accumulate che per i moduli erano addiritttura pari a 10 GW e per gli inverter a 6 GW.


Con la fine del 2011 l’Italia diventa il più grande mercato mondiale del fotovoltaico (considerando ovviamente solo gli impianti effettivamente installati nel 2011, a prescindere dalla data della domanda di connessione). IMS Research dunque considera che in Italia nel 2010 siano stati installati 4,5 GW di nuova capacità e che a fine 2011 le installazioni annuali arrivino a circa 6,8 GW: la fetta più grande del mercato mondiale annuale, il 28%, superando la Germania che si ferma al 25% (vedi grafico ).



Come detto invece a livello europeo invece il fotovoltaico frena: la crescita è solo del 3% e, sulla domanda mondiale, la quota dell’Europa passa dall’82% del 2010 al 68% del 2011. A incidere c’è soprattutto il rallentamento di Germania e Repubblica Ceca. Sono dati simili a quelli forniti da Solarbuzz, che rileva anche come il prezzo dei moduli sul mercato europeo a livello di distributori sia sceso del 32% anno su anno. A crescere sono invece i mercati asiatici e americani; da queste due aree proviene l’85% della crescita globale nelle installazioni 2011. Una tendenza che secondo IMS dovrebbe continuare nel 2012, quando la quota europea di nuovi impianti scenderà al 50%.


Da notare il fatto che il mercato del fotovoltaico mondiale continua a diversificarsi geograficamente, ossia si moltiplicano i mercati nazionali dalle dimensioni rilevanti. Nel 2010, si legge nel report, 16 mercati avevano installato più di 100 MW di fotovoltaico, nel 2011 saranno 20.
Questa differenziazione, spiegano da IMS, creerà a breve termine un certo disorientamento per i produttori, che non potranno più guardare o fare affidamento su pochi mercati per alimentare la loro crescita; ma certamente nel medio e lungo termine produrrà stabilità per l’industria, contribuendo a bilanciare gli effetti delle politiche di incentivazione di in un singolo paese e a ridurre ampie oscillazioni della domanda e dell’offerta.


Solo quattro tra i dieci mercati più grandi nel 2011 sono europei. Tra questi c’è il Regno Unito: dai 45 MW installati nel 2010 è passato a oltre 500 MW, spinto dagli incentivi generosi che verranno però tagliati a dicembre. Cresce il fotovoltaico degli Stati Uniti che diventano il terzo mercato di quest’anno. La Cina sarà il quarto, con un installato 2011 tra gli 1,9 e i 2,5 GW: i tassi di installazione nella potenza asiatica si sono impennati dopo l’introduzione delle tariffe feed-in provinciali e nazionali, introdotte dal Governo per spingere il mercato interno, visto che quello europeo assorbe sempre meno.


Nel grafico sotto la crescita in termini di potenza installata per diverse tipologie di impianto.



 

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