Estrarre petrolio costa sempre di più

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Un grafico con lo storico dei costi da sostenere per aggiungere un barile di petrolio alle riserve. Dati di Energy Information Administration Usa. In questi ultimi anni i costi per aggiungere petrolio alle riserve stanno lievitando rispetto ai decenni precedenti, soprattutto per le produzioni offshore e di petrolio non convenzionale.

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Nel grafico, tratto dai dati della ‘Energy Information Administration’ americana, lo storico dei costi da sostenere per aggiungere un barile di petrolio alle riserve. L’unità di misura è il barile COE, crude oil equivalent, ovvero 5,8 milioni di BTU a prescindere se la fonte sia petrolio, gas o gas liquido.

Da notare l’impennata dei costi negli ultimi anni, rispetto ai 30 anni precedenti.

Facile intuirne le cause: c’è sempre più pressione per aumentare la produzione a fronte di riserve limitate che costringe le compagnie petrolifere ad andare ad estrarre da riserve più costose da sfruttare, come quelle in mare o quelle non convenzionali come le sabbie bituminose.

Un ringraziamento alla blogger Debora Billi per la segnalazione.

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