Smart grids e smart cities, la nuova frontiera del futuro. Silvestrini a Ecoradio

  • 19 Ottobre 2011

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L’impetuoso sviluppo delle rinnovabili impone un drastico ripensamento delle reti elettriche. Le smart grids non sono più solo teoria, ma iniziano ad essere importanti progetti e investimenti. E intelligenti diventano anche le città. L’opinione di Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 1’35’’)


Lo sviluppo impetuoso delle fonti rinnovabili in Italia, in Europa e in molti altri paesi impone un drastico ripensamento delle reti elettriche. Stiamo andando verso le smart grids, che non sono più solo teoria, ma cominciano ad essere anche importanti progetti e investimenti. Oltre alle reti intelligenti, anche le città dovranno diventare ‘smart’: l’Europa lancia dei bandi per le smart cities in modo da consentire lo sviluppo di una nuova realtà, dove gli edifici cominciano a diventare produttori di energia. Assistiamo, inoltre, allo sviluppo di una mobilità intelligente e anche la gestione dell’inquinamento e dei rifiuti dovranno essere più intelligenti.


Di tutto questo si parlerà a Ecomondo – Key Energy a Rimini: Kyoto Club organizza l’11 novembre un convegno “Dalle smart grids alle smart cities”, in cui saranno presenti importanti attori, come Enel e Telecom, e rappresentanti di alcune città con progetti ambiziosi come Torino. Infine, Enea e Rse racconteranno l’evoluzione delle tecnologie in questo settore. Si tratta di una frontiera che consente di gestire meglio l’energia e altri settori. Adesso bisogna comprendere le trasformazioni che sono in atto in modo da inserirsi al meglio in questo processo evolutivo.


L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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