Quanto rende investire nel fotovoltaico. Uno studio MPS

  • 14 Ottobre 2011

Uno studio dell’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena quantifica la rendita degli investimenti in fotovoltaico con il quarto conto energia in diverse aree del paese e per diverse tipologie di impianti. Ma il costo dell'impianto ipotizzato per i calcoli da Mps è veramente molto superiore a quello corrente.

ADV
image_pdfimage_print

Dal Monte dei Paschi di Siena arriva uno studio  che – tra le altre cose – quantifica quanto rende investire nel fotovoltaico a seconda di quale tipo di impianto si installa, dove e quando e se ci si avvale o meno di un finanziamento bancario.





Nota della redazione: Va fatta una premessa fondamentale: il costo chiavi in mano dell’impianto ipotizzato da Mps è decisamente sovradimensionato, specie alla luce del calo dei prezzi dei moduli di queti ultimi mesi. Già da diversi mesi il prezzo corrente di un piccolo impianto a chiavi in mano è sceso al di sotto dei 4mila euro a chilowatt. Un impianto da 3 kWp dunque si può installare per meno di 12mila euro, non per 20mila come ipotizzato da Mps. Le ipotesi di ritorno economico andrebbero riviste di conseguenza.


Investire nel fotovoltaico – vi si legge – offre un rendimento intorno al 5% in termini reali, con un vantaggio economico soprattutto se l’intervento viene effettuato entro il 2011 (piuttosto che nel 2012); anticipare, infatti, l’attivazione dell’impianto di pochi mesi determina un break even inferiore, proprio a causa della riduzione delle tariffe incentivanti di circa il 15% nel primo semestre 2012.


In particolare, nel caso di un impianto a uso domestico con scambio sul posto, se si realizza l’investimento ad ottobre 2011, il pay back è di 14 anni, posticipando l’investimento nel 2012 il pay back diventa di 15 anni. Anche il tasso interno di rendimento in termini reali, dei due investimenti, a 30 anni, è diverso; nel primo caso è di 5,22%, nel secondo di 4,66%. Se il calo del costo iniziale dell’impianto, in sei mesi, fosse tale da compensare l’effetto della minore incentivazione, la redditività del progetto rimarrebbe costante o subirebbe una lieve riduzione.  



Maggiore, ovviamente la resa al Sud, e dunque più corto il ritorno dell’investimento a seconda della zona geografica interessata. Ipotizzando un investimento di 20.000 euro, al Nord si ha un pay back time di 15 anni e un TIR (Tasso Interno di Rendimento) del 4,84%, mentre al Sud con lo stesso investimento iniziale, si ha un pay back time di 11 anni e un TIR del 7,83%. Un dato molto significativo: ritorno economico e tempi di break even migliorano rispettivamente del 62% e del 30%.



L’analisi prende anche in considerazione i rendimenti economici di diverse tipologie di impianti (ad uso domestico e grandi impianti) assistiti da finanziamenti bancari. Nonostante il costo del finanziamento, il TIR in termini reali a 30 anni, è di circa il 4% (3,69%) per gli impianti ad uso domestico, e per i grandi impianti di circa il 3% (al lordo della tassazione sul reddito).

ADV
×