Servirebbero 48 miliardi di dollari l’anno (35 miliardi di euro) per poter fornire energia elettrica alle persone che nel mondo ancora non hanno accesso a questa risorsa. Il calcolo è dell’International Energy Agency, ed è contenuto nel rapporto Energy for all (vedi allegato), estratto-anticipazione dell’annuale World Energy Outlook, che sarà pubblicato a novembre.
Secondo l’agenzia, questa cifra utilizzata correttamente si potrebbe a garantire l’accesso all’energia a chi oggi non ce l’ha: sono oltre 1,3 miliardi le persone che non hanno accesso all’elettricità (circa il 20% della popolazione mondiale) e 2,7 miliardi (il 40% della popolazione) quelle prive di un angolo cottura pulito da fumi.
L’aggravio in termini di emissioni derivante dal portare l’elettricità a chi non ce l’ha, secondo la Iea, sarbbe limitato: un aumento dello 0,7% della CO2 mondiale. I benefici dal punto di vista sociale, ovviamente, grandi.
L’agenzia ha stimato che la cifra necessaria è pari appena al 3% degli investimenti che vengono fatti ogni anno nel campo dell’energia: a contribuire dovrebbero essere le istituzioni internazionali per lo sviluppo, i governi degli stessi paesi interessati e il settore privato.