Fotovoltaico a terra, la Giunta Regionale Toscana ha deciso

  • 26 Settembre 2011

La Giunta Regionale della Toscana sta licenziando la cartografia delle aree dove sarà possibile installare il fotooltaico a terra. Nei prossimi giorni on line il documento. Il parere del consigliere Mauro Romanelli.

ADV
image_pdfimage_print

Oggi la Giunta Regionale Toscana ha licenziato la cartografia delle aree dove sarà possibile installare il fotovoltaico a terra. Il Consigliere Regionale del Gruppo FdS/Verdi, Mauro Romanelli ha detto in proposito: “E’ necessario dare immediata pubblicità, e procedere con ulteriori scelte a favore delle rinnovabili. Abbiamo frenato troppo, ora si deve accellerare: il primo progetto Giovani Sì, è incentivare il fotovoltaico, l’eolico e il risparmio energetico in Toscana”. A breve ildocumento sarà on line sul sito della Regione.

“Il provvedimento era atteso per giugno, ma siamo arrivati a fine settembre, con il rischio, ancora concreto, di pregiudicare l’effettiva possibilità per le imprese di fruire della cosiddetta “finestra” del decreto Romani, ovvero la possibilità di iscriversi al registro degli impianti incentivabili, che scade a fine ottobre. Per questo, è necessario dare immediata pubblicità a questa mappatura, anche tramite le provincie, le associazioni di categoria, affinchè non si perda altro tempo prezioso”, ha detto Romanelli.

“Il ritardo nel raggiungere questo risultato è dovuto a motivazioni in buona parte comprensibili, però su questo tema la politica si è fatta trascinare da una campagna di demonizzazione delle rinnovabili, in cui sono state usate motivazioni paesaggistiche solo in pochi casi effettivamente reali, ma che dietro nascondevano probabilmente interessi ben diversi”, ha continuato Romanelli che ha così concluso: “E’ importante mettere in campo presto strumenti già annunciati dall’Assessore Bramerini nella presentazione, in Consiglio, del piano energetico regionale: investimenti sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, modifiche legislative per fare fotovoltaico ad esempio nelle cave dismesse, anche in aree protette, e rimettere finalmente in campo strumenti di garanzia del credito, inopinatamente annullati in passato”.

ADV
×