Ecco i Comuni vincitori del Campionato Solare

  • 22 Settembre 2011

Terento (BZ), Torre San Giorgio (CN) e Prato allo Stelvio (BZ) vincitori della competizione dell’energia pulita. Oggi a Bolzano la presentazione del dossier di Legambiente e Klimaenergy. Premi a Vaiano e a Padova per i migliori progetti locali, come la solarizzazione degli edifici pubblici.

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Sono Terento (BZ), Torre San Giorgio (CN) e Prato allo Stelvio (BZ) i comuni “più solari” d’Italia, finiti sul podio del Campionato solare, la competizione tra comuni, curata da Legambeinte e nata allo scopo di capire e raccontare i risultati di diffusione del solare termico e fotovoltaico nei territori italiani (vedi report allegato). A Terento, paese che alle premiazioni tenutesi oggi a Klimaenergy a Bolzano è finito sul gradino più alto del podio, grazie ai suoi 186 impianti distribuiti tutti su tetti e coperture, il contributo del fotovoltaico copre al 100% i fabbisogni elettrici delle famiglie residenti, grazie a 834 kW di impianti fotovoltaici installati, mentre sono 1.800 i mq impianti termici che permettono ridurre sensibilmente le bollette delle famiglie.


A Torre San Giorgio, secondo classificato,  sono installati 3,3 MW fotovoltaici, con una crescita di ben 2,6 MW solo nell’ultimo anno, e 1.556 mq di pannelli solari termici di cui 1.000 su un originale impianto a parete verticale di un’azienda locale e utilizzato per l’essiccazione della biomassa.  Prato allo Stelvio può vantare 1.100 mq di pannelli solari termici e 5,6 MW di impianti fotovoltaici distribuiti in 99 impianti, e grazie al suo articolato e integrato sistema di impianti da fonti rinnovabili è al 100% rinnovabile sia per la parte elettrica che per la parte termica.


Infine, due premi speciali, per l’impegno e le scelte effettuate, vanno al Comune di Padova per il progetto di solarizzazione degli edifici comunali, che ha portato a installare 52 impianti, e al Comune di Vaiano (Po), per il progetto di un impianto fotovoltaico integrato realizzato in una ex discarica.


Alla competizione hanno partecipato 3.921 comuni italiani (il 48,4% del totale), ossia quelli che ospitano sia impianti solari termici che fotovoltaici.  Le classifiche mettono in luce i risultati più importanti realizzati nei Comuni in termini di risposta del solare ai fabbisogni delle famiglie (elettricità e acqua calda sanitaria, riscaldamento delle case) e sono elaborate in funzione della popolazione residente, proprio perché diverse sono le situazioni nei grandi, medi e piccoli comuni. Punteggi “bonus” sono assegnati ai comuni che hanno favorito lo sviluppo del solare attraverso precise politiche energetiche, come i Regolamenti Edilizi, e per progetti realizzati in aree degradate o soggette a bonifica e sono “premiati” gli impianti fotovoltaici su tetti o coperture rispetto a quelli a terra, proprio perché una delle opportunità del solare consiste nell’avvicinare domanda e produzione di energia. I Comuni vincitori del Campionato solare parteciperanno alla RES Champions League, la competizione tra le migliori esperienze dei Governi locali nello sviluppo delle fonti rinnovabili.


“Il solare è oggi il migliore investimento nel futuro – dichiara il responsabile Energia di Legambiente Edoardo Zanchini –. Un cambiamento del modello energetico è infatti oggi possibile e a portata di mano, lo dimostrano i dati del GSE, per cui l’Italia ha superato i 10mila MW di fotovoltaico installato, ma ancora di più i Comuni vincitori del Campionato Solare. Perché in questi territori il contributo degli impianti termici e fotovoltaico ha già superato i fabbisogni delle famiglie, grazie anche ad attente politiche di risparmio energetico, che hanno permesso di spingere l’innovazione e aiutare in questa direzione cittadini, associazioni, imprese. In Italia, come nel resto d’Europa, le migliori esperienze sono infatti quelle dove gli Enti Locali hanno contribuito alla spinta delle energie pulite attraverso l’informazione dei cittadini, l’introduzione di regole semplici per i progetti, il coinvolgimento dei diversi attori imprenditoriali”.
 
Oggi che la ricerca consente di rendere sempre più efficienti gli impianti e di ridurne i costi – spiegano da Legambiente –  diventa strategico il ruolo dei Comuni per rendere possibile una diffusione che dia benefici reali in bolletta alle famiglie, crei nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali e integri gli impianti nel territorio e nel paesaggio. Ecco gli interventi possibili secondo l’associazione:
 
1) L’obbligo del solare nei Regolamenti Edilizi. E’ possibile spingere l’integrazione del solare in edilizia con l’obiettivo di soddisfare una quota minima obbligatoria del fabbisogno elettrico e termico attraverso impianti fotovoltaici e termici installati sui tetti delle strutture nuove o da ristrutturare, siano esse pubbliche o private.
Con l’Allegato 3 al Decreto Romani, che entrerà nella fase attuativa a giugno 2012, nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, sarà obbligatorio installare fonti di energia rinnovabile per soddisfare parte del fabbisogno di energia elettrica in base alla grandezza stessa degli edifici. Per gli edifici pubblici quest’obbligo è incrementato del 10%.


2) La semplificazione per gli impianti solari. Le difficoltà burocratiche sono oggi uno dei principali ostacoli alla diffusione degli impianti da fonti rinnovabili nel nostro Paese. I Comuni possono fare chiarezza sulle procedure, i passaggi e i tempi per i diversi tipi di impianti. L’obiettivo è quello di far diventare un atto libero e gratuito l’installazione di impianti solari su tutti i tetti al di fuori del centro storico e degli edifici vincolati.


3) Solarizzare i tetti degli edifici pubblici. I Comuni possono dare il buon esempio e installare pannelli solari sui tetti degli edifici pubblici, come scuole, biblioteche, uffici e ottenere un beneficio diretto in termini di risparmio in bolletta.


4) I gruppi di acquisto solare. Come per l’acquisto all’ingrosso e a prezzo moderato dei prodotti agroalimentari, si stanno diffondendo oggi i GAS solari che permettono la condivisione delle informazioni e delle esperienze utili nell’installazione di pannelli solari.


5) Gli “orti solari”. Impianti solari in multiproprietà o collettivi per chi non ha modo di installarli sulla propria abitazione con la possibilità di diventare proprietari di una quota di un impianto solare fotovoltaico. Qui i Comuni possono giocare un ruolo decisivo nella scelta delle aree più idonee e nel coinvolgimento dei cittadini.
6) Integrare il solare nel territorio. Ai Comuni spetta il compito di far sviluppare il solare fotovoltaico anche con progetti di una certa dimensione da realizzare nelle aree maggiormente idonee come i parcheggi, le aree industriali dismesse, le aree cava abbandonate.


7) Costruire una mappa del solare in città. E’ fondamentale raccontare quanto sta succedendo nel territorio e informare i cittadini sullo sviluppo del solare termico, attraverso la realizzazione di mappe degli impianti installati, per descriverne la diffusione e mostrarne le caratteristiche evidenziando i vantaggi concreti in termini di produzione energetica e risparmio.


(da comunicato Legambiente)

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