Alla ricerca della strategia energetica perduta

  • 21 Settembre 2011

CATEGORIE:

E' sempre più urgente la pubblicazione da parte del Governo di un documento sulla strategia energetica nazionale, ora previsto per metà novembre. In questa fase di transizione bisognerà capire quale rotta prendere per il nostro futuro energetico. Un compito per il prossimo esecutivo? L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

ADV
image_pdfimage_print

Ascolta audio (mp3 – durata 2 min.)


Il Governo ha annunciato la pubblicazione del documento contenente la strategia energetica nazionale, che è prevista per metà novembre, ma attesa da anni. Mai come ora, l’uscita di scena del nucleare rende obbligatoria la lettura di questo documento.


Ancora non si sa se ci sarà un governo a metà novembre, ma adesso è urgente comprendere qual è la direzione che il nostro Paese dovrà prendere per definire una strategia energetica.


È per questo motivo che la rivista bimestrale QualEnergia lancia un forum dal titolo “Da Fukushima al rilancio dell’economia”, in programma a Firenze il prossimo 6 e 7 ottobre: per evidenziare la possibilità di una svolta grazie alle scienze intelligenti sul versante energetico.


Stiamo assistendo a una fase di transizione che non riguarda solo l’Italia, ma molti altri paesi nel mondo. La Germania ha deciso di uscire dal nucleare, eliminando più di 20mila MW di impianti e, al contempo, di ridurre le emissioni di gas climalteranti del 40% al 2020 rispetto ai valori del 1990 e di raddoppiare la quota di rinnovabili, dal 17 al 35%. Esempio di una realtà in fortissima evoluzione, per avviare la fase di transizione alle rinnovabili, la Germania intende investire 250 miliardi di euro nel settore nei prossimi dieci anni.


Recentemente l’Italia ha accelerato sulle rinnovabili: quest’anno, infatti, sarà il numero uno nel mondo per il fotovoltaico come potenza installata. Nel 2011 la quota di elettricità solare raggiungerà il 3% e l’anno prossimo sarà pari al 5% (Qualenergia.it, Siamo a 10.000 MW fotovoltaici. Quali sfide per il futuro?)


Stiamo vivendo una situazione in rapida evoluzione, in cui risulta fondamentale capire la rotta da prendere. È questo l’elemento di riflessione per i mesi futuri e per il prossimo governo.


L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

ADV
×