I tempi della competitività per il fotovoltaico

Nel nuovo report dell’EPIA, "Solar Photovoltaics. Competing in the energy sector",si prevede che in Italia dal 2013 nel segmento commerciale e dal 2014 su impianti a terra si potrà raggiungere la grid parity. Basteranno altri 5 o 6 anni perché in quasi tutti i segmenti di mercato dei paesi europei si arrivi alla fatidica competitività.

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Ci sono le condizioni per rendere il fotovoltaico competitivo con l’elettricità della rete a partire dal 2013 in Italia nel segmento commerciale, e, sempre in Italia, dal 2014 su impianti a terra; in seguito, in tutto il continente europeo in differenti segmenti di mercato potrà raggiungere la cosiddetta grid parity entro il 2020. Questo può dirsi il focus del nuovo report dell’EPIA, “Solar Photovoltaics. Competing in the energy sector” (vedi allegato), presentato oggi ad Amburgo nel corso della 26th European Photovoltaic Solar Energy Conference and Exhibition (26th EU PVSEC).


L’analisi di EPIA è stata condotta, insieme alla società di consulenza strategica A.T. Kearney, su cinque mercati nazionali, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito e 4 diversi segmenti di mercato.


Secondo lo studio negli ultimi 5 anni i prezzi dei sistemi fotovoltaici in Europa sono calati del 50% e si può prevedere che nei prossimi 10 anni possano decrescere di un ulteriore 36-51% a secondo del segmento di mercato (vedi grafico).



Di conseguenza, si può dire che c’è un grande potenziale di riduzione dei costi di generazione del fotovoltaico, stimabile intorno al 50% fino al 2020. Il costo del kWh fotovoltaico potrebbe infatti decrescere da un range di 0,16-0,35 €/kWh a un range di 0,08-0,18 €/kWh al 2020, ovviamente in relazione alla taglia dell’impianto e al livello di radiazione. Una rappresentazione dell’andamento di questi costi è rappresentato nel grafico.



Quando e come si raggiungeranno queste ipotesi continuerà a dipendere da come si uscirà gradualmente dai meccanismi incentivanti per il settore e se verranno o meno internalizzate le esternalità di tutte le tecnologie e tagliati sussidi più o meno nascosti alle fonti fossili.


Lo studio EPIA prende in considerazione il costo totale della produzione di elettricità da fotovoltaico utilizzando il concetto di LCOE (Levelised Cost of Electricity), che include tutti gli investimenti e i costi operativi nel corso dell’intera durata dell’impianto, compresi la sostituzione del carburante e dell’attrezzatura.


Nasce per EPIA il concetto di “prosumer”, cioè il fotovoltaico potrà offrire ai cittadini europei l’opportunità di diventare produttori e consumatori di elettricità con propri sistemi decentralizzati e a prezzi competitivi. Questa, che viene definita la grid parity dinamica, potrà anche essere raggiunta più rapidamente se si registreranno ulteriori incrementi dei prezzi dell’elettricità dal 2 al 6,7% medi annuali, un altro fattore da considerare nell’analisi proposta dall’associazione dei produttori industriali europei che analizzeremo nel dettaglio nelle prossime settimane.

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