I treni tedeschi verso il 100% rinnovabili

Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria nazionale tedesca, farà muovere i suoi treni solo con energia rinnovabile entro il 2050 e nei prossimi 3 anni aumenterà la quota di energia pulita nei suoi approvvigionamenti dal 19,8% attuale al 28%. Anche le ferrovie tedesche sono entrate nel dopo atomo.

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Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria nazionale tedesca, farà muovere i suoi treni solo con energia rinnovabile entro il 2050 e nei prossimi 3 anni aumenterà la quota di energia pulita nei suoi approvvigionamenti dal 19,8% attuale al 28%. L’annuncio è conseguenza dell’impatto sull’opinione pubblica e sulla strategia energetica del paese del disastro di Fukushima. Deutsche Bahn – una s.p.a. a controllo pubblico – prima della svolta contava molto sul nucleare anche per il futuro, ora invece ha scelto di sposare con più convinzione la causa delle energie pulite.

“La protezione dell’ambiente è diventata un aspetto importante nel mercato e soprattutto nel settore trasporti” ha spiegato alla stampa Hans-Juergen Witschke, direttore esecutivo di Deutsche Bahn Energie. E’ una tendenza generale – ha aggiunto – anche se le rinnovabili costeranno un po di più, i costi potranno essere contenuti con un mix intelligente e compiendo il cambiamento in un orizzonte temporale ragionevole. Siamo convinti che tagliare le emissioni di CO2 ci darà un vantaggio competitivo”.

Già ora Deutsche Bahn fa funzionare completamente a rinnovabili alcune linee locali come quella di Amburgo. E non manca di farlo notare. Dal 2014 anche un terzo dei treni a lunga distanza andrà a rinnovabili e come detto l’elettricità usata da DB verrà per il 28% da rinnovabili, al 2050 dalle fonti pulite verrà il 100% dell’elettricità usata. La compagnia si spinge così più avanti del governo che per lo stesso anno punta ad avere dalle rinnovabili l’80% dell’elettricità (e il 60% dell’energia).

La decisione certamente ha anche una componente di green-washing, ma è sintomo della mentalità di chi sembra aver capito che l’epoca del nucleare e delle fonti fossili è destinata a finire presto. E ha anche un peso particolare visto che le ferrovie sono uno dei più grandi consumatori di elettricità del paese: 12 terawattora l’anno, più o meno come i consumi di una città da 3,2 milioni di abitanti come Berlino e il 2% dei consumi elettrici del paese.

Per metterla in pratica l’azienda ha iniziato a stringere una serie di partnership con fornitori di energia da eolico e idroelettrico: a inizio agosto ad esempio ha firmato con RWE un contratto quindicennale da 1,3 miliardi di euro per la fornitura da idroelettrico per 900 milioni di chilowattora l’anno. Oltre a questo l’azienda si sta muovendo per installare impianti fotovoltaici sui tetti delle sue 5.700 stazioni. Cosa che finora a tardato a fare, attirandosi per questo critiche.

Ma prima di questa primavera Deutsche Bahn contava ancora sul nucleare e per mantenere la sua immagine “verde” bastava il fatto che un viaggio in treno comporta emissioni molto minori rispetto ad uno in auto. Solo dopo Fukushima, con l’atomo ormai avversato dall’opinione pubblica e con il destino segnato, la compagnia sembra essersi impegnata veramente nell’energia pulita: il segno di un cambio d’epoca.

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