Conto energia: l’entusiasmo del Ministro Romani e la nuova uscita della Lega

  • 29 Luglio 2011

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Per Paolo Romani, ministro dello Sviluppo Economico, i risultati del quarto conto energia confermano la strategia energetica messa a punto dal governo, nonostante il caos sul Registro dei grandi impianti. La Lega intanto vorrebbe rimettere mano agli incentivi perché troppo elevati al Sud, visto l'alto livello di radiazione.

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“In soli due mesi sono entrati in esercizio oltre 600 MW di fotovoltaico, portando il nostro paese ad avere una forte leadership nel comparto. Ad oggi infatti sono attivi oltre 250mila impianti fotovoltaici per più di 8.500 MW installati”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, commenta la pubblicazione, da parte del Gestore dei servizi energetici, della graduatoria relativa all’installazione dei grandi impianti iscritti al Registro, come previsto dal Decreto ministeriale 5 maggio 2011. Le domande di richiesta di iscrizione al Registro dei grandi impianti pervenute al GSE sono state “circa 5mila per oltre 6.000 MW”. La cui gestione, aggiungiamo noi, è ancora nel caos.

Questi numeri, prosegue Romani, “confermano le previsioni fatte all’inizio dell’anno relative al numero degli impianti che hanno usufruito dei benefici della legge 129/2010 (‘Salva-Dia’, ndr) e confermano la strategia energetica messa a punto dal governo per un settore di primaria importanza come la green economy”.

Adesso “dobbiamo proseguire con la strada intrapresa e con la decisone di adeguare il nostro meccanismo di incentivi con quello degli altri paesi europei, prendendo come modello di riferimento quello tedesco – conclude il ministro – tutto questo all’interno di una strategia energetica che verrà delineata in autunno quando convocheremo la Conferenza nazionale sull’energia”.


Intanto, per la serie, “al peggio non c’è mai fine”, un’altra uscita della Lega sul fotovoltaico: “La Lega Nord impegna il governo ad adottare al più presto una revisione delle modalità per la determinazione dell’incentivazione al fotovoltaico, che introduca un correttivo perequativo collegato ai gradi-giorno delle zone climatiche, uniformando il valore dell’incentivo su tutto il territorio nazionale”. Ad affermarlo è il capogruppo della Lega Nord in commissione Attività produttive a Montecitorio, Alberto Torazzi, illustrando la risoluzione del Carroccio relativa al fotovoltaico e alle energie rinnovabili.


“A parità di impianto, rispetto alla Lombardia – spiega Torazzi – in Sicilia gli incentivi sono più alti di circa il 40% mentre in Puglia del 30%”. Questa differenza “è inaccettabile e si ripercuote nel tempo di ritorno del capitale investito: mentre nell’Italia settentrionale i tempi di rientro degli investimenti sono stimabili tra gli undici e i tredici anni, in quella meridionale si riducono tra i sette e i nove anni”.


Il costo degli incentivi “ha un peso importante per il bilancio dello stato – spiega il leghista- è opportuna quindi una sua ottimizzazione sull’esempio di quanto avviene in altri Paesi europei, come la Germania, dove è prevista una perequazione geografica in base ai differenti gradi di insolazione del territorio”. 

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