Strategie di sopravvivenza ai tempi della crisi perfetta

Crisi economica, ambientale, energetica, sovrasfruttamento delle risorse. Nessuno ne parla e il rischio è di trovarsi impreparati a gestire la vita quotidiana. Luca Mercalli nel suo libro "Prepariamoci" ci indica una strada e tante soluzioni pratiche, ma anche un ripensamento di un'economia non più sostenibile. Una sorta di programma politico.

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L’ultimo libro di Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana, direttore della rivista Nimbus e ospite fisso alla trasmissione di Rai3 “Che tempo che fa”, è un testo scientifico-divulgativo che analizza attentamente la situazione del nostro Pianeta, le cui risorse naturali, sottoposte dall’uomo a uno sfruttamento isterico e incontrollato in nome di uno sviluppo irrazionale e squilibrato, si stanno esaurendo a ritmi velocissimi.


Il testo, dal titolo significativo “Prepariamoci” (edizioni Chiarelettere), contiene un’attenta analisi delle profondissime crisi in atto, da quella economica a quella ambientale e, non ultima, quella energetica.


L’autore mette in discussione l’attuale modello di sviluppo, analizzando le sue contraddizioni con l’esaurimento delle risorse e la sua evidente insostenibilità e suggerisce idee e strategie per prepararsi a «vivere con meno ma (a suo dire) più felici».


Mercalli prevede un probabile rischio di un imminente collasso globale dovuto all’utilizzo dissennato delle risorse naturali sperperate da alcuni allo scopo di mantenere posizioni di privilegio oggi non più accettabili. L’invito di Luca Mercalli in “Prepariamoci” è di “metterci in gioco” perché il cambiamento «deve partire dalle nostre case, più coibentate, dalle nostre abitudini, più sane ed economiche a partire dal consumo dell’acqua e del cibo, ai trasporti all’uso delle energie rinnovabili. E dobbiamo farlo adesso. Dopo sarà troppo tardi».


Il testo non è solo una ricognizione sulla situazione gravissima di stress in cui versa il nostro Pianeta, ma vuole avvertire e suggerire; avvertire sulla impossibilità di continuare con un modello di sviluppo insostenibile e suggerire l’adozione di comportamenti e abitudini che invertano il folle paradigma del consumare fine a se stesso, per un consumo critico e misurato sulle esigenze reali di ognuno di noi.


L’autore racconta il suo percorso verso la “resilienza”, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il programma politico che voterebbe in cui obiettivo primario è «non lo sviluppo economico fine a se stesso bensì la qualità della vita, dell’ambiente e delle relazioni umane». Ci indica punti ben precisi a cui ispirare la rivoluzione futura del nostro modo di vivere, verso uno sviluppo necessariamente più razionale. La cultura, meno televisiva e più di relazione. I trasporti e le telecomunicazioni, con lo sviluppo di una mobilità meno energivora e la diffusione della banda larga e del telelavoro. I rifiuti che devono essere prima di tutto ridotti, riciclati e riutilizzati.


Tutti questi principi vengono riassunti nel decalogo dei comandamenti per il XXI secolo, inserito all’inizio del testo, fra cui è utile menzionare: «Non pensare invano che la Terra abbia risorse infinite», «Onora le energie rinnovabili» e «Non desiderare la potenza altrui, ma sii più sobrio ed efficiente».


Per informazioni: Chiarelettere


Un commento su alcuni recenti climatici e meteorologici di Luca Mercalli è stato pubblicato sul numero 3/2011 (in uscita) della rivista bimestrale QualEnergia.

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