Effetto referendum: in borsa è boom per le rinnovabili

Già dalla mattinata di ieri Piazza Affari ha colto i segnali che vengono dal referendum: in una giornata negativa, crescono le aziende delle rinnovabili, mentre chi ha creduto nell'atomo paga. Misto l'effetto sulle aziende che gestiscono l'acqua.

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Il quorum ampiamente superato al referendum e il conseguente stop definitivo del nucleare si sono fatti sentire ieri a Piazza Affari, dando una spinta decisa alla cosiddetta green economy. In una giornata in generale negativa, Ftse Mib in calo dello 0,18%, sono andate infatti molto bene le aziende delle rinnovabili, mentre ha perso di più chi si era imbarcato nell’avventura atomica.


Già dal mattino, quando si era capito che il quorum era praticamente sicuro, ci sono stati forti rialzi per tutti i titoli legati alle energie pulite. Crescite divenute ancora più marcate all’arrivo dei risultati ufficiali.


Tra le prestazioni più significative, quella di Enel Green Poweer, salita dell’1,67%, dopo aver sfiorato il 4%, mentre la casa madre Enel, coinvolta nel business atomico con la francese Edf, perde lo -0,13%.


Male anche E.On, gruppo tedesco, anch’esso attivo nel comparto nucleare, che perde il 2%, dopo aver già pagato nei giorni scorsi la decisione della Germania di abbandonare progressivamente l’energia atomica.


Beghelli, attiva nell’illuminazione a risparmio energetico e nella generazione fotovoltaica, chiude a +6% circa dopo la sospensione al rialzo. Gli altri titoli che beneficiano dell’effetto quorum si trovano nel listino generale All Share, dove brillano in particolare, dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo, Kerself, che chiude con un +14,04%, ErgyCapital in crescita del 14,24% e K.R. Energy con il +15,62%. Molto bene anche Pramac +11,93%, TerniEnergia +3,31%, Kinexia +2,24%, Maire Tecnimont +4,13%, Eems +7,84% e Alerion +3,16%. 


Misto invece l’effetto referendum sulle le multiutilities, interessate dai due quesiti referendari sulla gestione dell’acqua: Acea che perde l’1%, A2A cresce dell’1,6%, Iren dello 0,24%, mentre Hera scende dello 0,5%. 

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