Le nuove etichette energetiche adottate a livello europeo

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L’etichetta energetica per i prodotti elettrodomestici, ha dimostrato di essere uno strumento semplice ed estremamente efficace a disposizione dei consumatori. Vediamo cosa è cambiato con i 4 regolamenti delegati previsti nell’ambito della Direttiva Quadro sull'Etichettatura Energetica 2010/30/UE.

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L’adozione di politiche di promozione dell’efficienza energetica negli usi finali rappresenta uno strumento fondamentale per il rispetto degli impegni assunti in sede internazionale per la protezione dell’ambiente, oltre che una necessità dettata da forti aumenti del prezzo del petrolio. Tali circostanze rendono indispensabile una politica di uso efficiente delle risorse energetiche a parità di servizi energetici usufruiti.


L’Unione europea promuove da almeno vent’anni una politica rivolta sia ad assicurare un uso più efficiente dell’energia, sia attraverso la predisposizione di standard minimi di efficienza energetica per le diverse categorie di elettrodomestici, sia ad informare e sensibilizzare i consumatori del consumo di energia di ciascun apparecchio mediante l’adozione di una etichetta energetica sugli elettrodomestici.


Tale etichetta energetica è stata inizialmente introdotta in Italia nel 1998 per i frigoriferi e congelatori e, successivamente, ha riguardato le lavatrici (1999) e le lavastoviglie (2000). Infine, tale obbligo è stato previsto anche per le lampade ad uso domestico (2002) ed per i forni elettrici e i condizionatori (2003).


I nuovi obiettivi comunitari al 2020 riguardanti anche il miglioramento dell’efficienza energetica hanno determinato la necessità di predisporre una nuova disciplina comunitaria sull’etichettatura energetica. A tal proposito lo scorso 20 dicembre la Commissione europea ha adottato i 4 regolamenti delegati previsti nell’ambito della Direttiva Quadro sull’Etichettatura Energetica 2010/30/UE emanata dal Consiglio europeo il 18 giugno 2010.


Tra le principali novità previste nei regolamenti della Commissione ricordiamo:



  • L’etichetta energetica diventa obbligatoria nei casi di vendita diretta, di noleggio, e anche nell’ambito della vendita a distanza, cioè su internet. A tal proposito i produttori sono obbligati ad aggiornare sia il materiale tecnico-promozionale che i cataloghi;

  • Vengono aggiunte alla vecchia scala cromatica, che va dalla meno efficiente G alla più economica A, ulteriori tre classi: A+, A++, A+++. Inoltre, la nuova etichetta presenterà ulteriori icone esplicative rispetto all’attuale, quali: il consumo di acqua ed energia annuo, la capacità di carico e per le lavatrici, le emissioni sonore prodotte sia durante il normale funzionamento che durante la fase di centrifuga;

  • Si prevede l’introduzione dell’etichetta energetica anche per gli apparecchi televisivi, che precedentemente erano esclusi dal sistema di classificazione, ma per questa prima fase la classe più alta resterà la A. I regolamenti prevedono delle scadenze intermedie che porteranno per tali apparecchi la classe A+++ solo a partire dal 2020 (classe A+ nel 2014, classe A++ nel 2017 e classe A+++ nel 2020). Tale iter progressivo è giustificato dalla considerazione che attualmente la classe energetica della maggior parte degli apparecchi televisivi in commercio è compresa tra la lettera C e D;

  • Per le lavastoviglie i regolamenti applicativi prevedono l’immediata in vigore della nuova disciplina, mentre per tutti gli altri apparecchi domestici le nuove etichette divengono obbligatorie tra 1 anno. I regolamenti, comunque, prevedono che gli apparecchi già in regola con la nuova normativa possono essere da subito messi in commercio.

E’ previsto che la Commissione riesaminerà i regolamenti entro quattro anni dalla loro entrata in vigore (5 anni nel caso dei televisori) alla luce dei progressi tecnologici raggiunti.


In conclusione, l’etichetta energetica per i prodotti elettrodomestici, ha dimostrato di essere uno strumento semplice ed estremamente efficace a disposizione dei consumatori. Attualmente, il potenziale di risparmio in tale settore è molto ampio: si pensi che la differenza di consumi tra una classe A ed una A+++ può arrivare sino al 50%, e che con l’applicazione rigorosa delle misure di efficienza/risparmio energetico esistenti il risparmio potrebbe raggiungere in Europa i 15 MTep entro il 2020,e arrivare a 35 MTep con l’implementazione di nuove misure.

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