Il grande balzo dell’industria fotovoltaica a Taiwan

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Oltre il 14% di tutte le celle fotovoltaiche prodotte nel 2010 nel mondo è stato realizzato a Taiwan, per una potenza di circa 3.500 MW, più del doppio rispetto al 2009. L’intera filiera FV taiwanese ha registrato nel 2010 un valore della produzione pari a 4,8 miliardi di euro, pari a circa il 10% del valore della produzione globale.

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Nel 2010 il 14,1% delle celle fotovoltaiche a livello mondiale è stato prodotto a Taiwan (12,7% secondo Photon), un paese di soli 23 milioni di abitanti, oggi al secondo posto dopo la potenza Cina che ha una quota del 46,4% (fonte: IEK – vedi grafico). In valore assoluto stiamo parlando di circa 3.500 MW, più del doppio rispetto al 2009, nonostante un mercato nazionale molto ridotto (20 MW). L’intera filiera FV taiwanese ha registrato nel 2010 un valore della produzione pari a 4,8 miliardi di euro, pari a circa il 10% del valore della produzione globale.

Nella top 10 mondiale della aziende produttrici di celle due sono di Taiwan: la Motech al 7° posto con 945 MW di produzione nel 2010 (+162% rispetto al 2009) e la Gintech al 9° posto con 827 MW (+125% sul 2009). Appena sotto c’è la NeoSolarPower (800 MW di capacità produttiva) e prossima ad entrare nella top 10; segue la E-Ton (560 MW di capacità produttiva) e la DelSolar.

A differenza delle aziende cinesi, quelle di Taiwan, ad eccezione di Motech, non sono integrate verticalmente su tutta o parte della catena del valore (silicio, wafer, celle e moduli), ma concentrano la propria attività soprattutto su una singola area, specialmente nella parte midstream, cioè su celle e moduli. Va da sé che le aziende dell’isola hanno margini di profitto lordi inferiori rispetto alle aziende cinesi, che peraltro ricevono anche vantaggiosi finanziamenti da istituzioni creditizie pubbliche.

Tuttavia le compagnie taiwanesi in questi anni hanno elaborato una propria strategia di integrazione della filiera stabilendo accordi stabili con gruppi industriali, alcuni anche di Taiwan, nell’ambito delle produzioni di polysilicon e di wafer. In totale operano sul territorio oltre 120 aziende, di cui circa la metà nel midstream della filiera: circa 40 nella produzione di celle e 20 nella produzione di moduli.

L’esperienza maturata nel settore dei semiconduttori e dei macchinari di precisione a Taiwan fin dagli anni ’80, incentivata da una decisa politica di incentivi fiscali alle nuove imprese, oltre che da un elevato livello di formazione, ha portato a trasferire parte di tale know-how anche nel settore dei prodotti fotovoltaici, riconosciuti tra i migliori per qualità. La gran parte di queste aziende altamente tecnologiche sono concentrate in 3-4 aree specifiche nel paese, definite Science Park, con il vantaggio di poter ottimizzare lo scambio di informazioni e attivare sinergie con altre imprese vicine operanti nell’elettronica e nei semiconduttori.

Come quasi tutti i produttori mondiali, anche le aziende taiwanesi ritengono che nel 2011 soffriranno per un’eccessiva sovrapproduzione, causata da un rallentamento della crescita dei mercati europei, in particolare di Germania e Italia, oltre al fatto che non ritengono fattibile una loro partecipazione al boom cinese delle installazioni. Ma l’atteggiamento prevalente delle diverse aziende che QualEnergia ha incontrato in un recente tour a Taiwan è che ormai il mercato va visto almeno in una prospettiva di medio periodo e in quest’ottica il settore non potrà che crescere, così come la produzione taiwanese, soprattutto nelle tecnologie al silicio che secondo quasi tutti i CEO delle imprese incontrate sono ormai prossime alla grid parity in diverse aree del mondo, inclusa l’Italia che è per questo osservata speciale.

Lo sviluppo più interessante per le aziende taiwanesi è quello di differenziarsi dalle colleghe cinesi puntando sempre più su qualità e affidabilità dei prodotti, insieme a un notevole livello di assistenza al cliente. Tra le tecnologie, oltre al silicio, vi è un crescente interesse per lo sviluppo di quelle a film sottili CIGS, dove si punterà a migliorare di molto l’efficienza delle celle (obiettivo è 20,3%) e a ridurre i costi fino a 0,5 $/Wp. Ma in questo ambito ancora molti sforzi dovranno essere fatti.

Una soluzione per avere un ampio panorama di tutta la filiera fotovoltaica taiwanese e contattare direttamente fornitori di celle e moduli locali è rappresentato dall’evento che si svolgerà a Taipei dal 5 al 7 ottobre, “PV Taiwan 2011”, una fiera internazionale alla sue terza edizione che prevede la partecipazione di oltre 250 espositori e 15mila visitatori professionali.

Parleremo ancora dell’interessante realtà produttiva del fotovoltaico a Taiwan che, nonostante il previsto momento di stallo del mercato mondiale, punterà ad obiettivi molto importanti di incremento della capacità produttiva nei prossimi due o tre anni, con il conseguente mantenimento della sua rilevante quota di mercato mondiale.

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