La ‘mission impossible’ del Libro bianco sui trasporti europei

Il nuovo Libro Bianco della Commissione Europea punta ad incrementare la mobilità e a ridurre le emissioni di gas serra. Una strategia estremamente complessa con un orizzonte temporale al 2050 e con tappe intermedie al 2020 e al 2030. Un articolo di Anna Donati. coordinatrice del Gruppo di Lavoro 'Mobilità sostenibile" del Kyoto Club.

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Il 28 marzo 2011 la Commissione Europea ha adottato il nuovo Libro Bianco sui Trasporti con una strategia di ampio respiro e dal lungo orizzonte temporale fino al 2050 (vedi anche QualEnergia.it, Il timido piano europeo sui trasporti).


Il nuovo libro Bianco arriva dieci anni dopo l’analogo del 2001 intitolato “La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”, mentre quello adottato di recente già dal titolo indica una strategia assai più realistica, se pur con un orizzonte temporale al 2050 e include tappe intermedie al 2020 e al 2030. “Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” – così è stato titolato il nuovo libro Bianco – nel tentativo davvero complesso di coniugare l’incremento della mobilità e la riduzione delle emissioni.


Il nuovo libro Bianco sui trasporti è suddiviso in tre parti – analisi della situazione insostenibile, gli obiettivi e le sfide fondamentali da affrontare, la strategia e le regole per attuarle – e un allegato che contiene un elenco di 40 iniziative da mettere in campo nei prossimi anni.


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