Le tariffe FV italiane tre volte superiori a quelle tedesche

  • 3 Maggio 2011

Un confronto tra le tariffe incentivanti in Italia e in Germania presentato dal direttore operativo del GSE mostra un andamento pressoché stazionario degli incentivi nostrani e un netto calo di quelle tedesche. Fornito il quadro delle dinamiche del mercato italiano: nel 2010 installati 2.335 MW, tre volte di più rispetto al 2009.

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Nel corso della prima giornata dell’Italian PV Summit in svolgimento a Verona, Gerardo Montanino, direttore operativo del GSE (Gestore Servizi Elettrici), ha fornito in cifre la struttura e la dinamica del mercato fotovoltaico italiano. Tuttavia, oltre a presentare diversi dati sulla dimensione del mercato nazionale, ha colto l’occasione per stigmatizzare l’eccessiva remunerazione del kWh fotovoltaico prodotto in Italia in confronto con quello tedesco. Il calcolo è stato elaborato cercando di omogeneizzare le ore operative e i meccanismi dei due paesi, visto che in Italia vige un sistema feed in premium, mentre in Germania è in vigore un meccanismo feed in tariff puro. Le tariffe incentivanti dei due paesi, si è visto in una slide, hanno avuto andamenti molto diversi. Se quelle italiane sono rimaste pressoché stazionarie dal 1° al 3 conto energia, quelle tedesche sono scese repentinamente negli ultimi 2 anni, soprattutto alla luce dell’andamento dei costi dei moduli e degli altri componenti del sistema. Oggi le tariffe fotovoltaiche italiane sono quasi 3 volte superiori a quelle tedesche, ma anche nettamente superiori a quelle in vigore in Spagna e Francia e per tutte le taglie di potenza.



Sebbene Montanino abbia evitato di commentare questo risultato, la platea presente al convegno ha potuto individuare un forte punto di debolezza della situazione italiana, una delle cause che ha innescato gli attacchi al settore in queste ultime settimane e, di conseguenza, provocato l’incertezza per tutto il comparto in queste ore ancora in attesa del quarto conto energia.


Secondo le valutazioni del GSE, nel 2010 in Italia sono stati incentivati nuovi impianti per una potenza di 2.335 MW (717 MW nel 2009), per circa 84.636 impianti. Di questi, almeno 1.000 MW sono entrati in esercizio nel mese di dicembre. A 31/12/2010 la potenza cumulativa presente nel nostro paese si sarebbe attestata a 3.470 MW, per un totale di quasi 156mila impianti. La Regione leader per potenza installata è la Puglia con circa 700 MW. Attualmente il contatore presente sul portale web del GSE riporta oltre 4.800 MW per circa 199mila impianti, un dato che però, ha spiegato il direttore esecutivo, fa riferimento a circa 2 mesi fa, visti i necessari tempi valutazione delle domande di incentivazione.


Al 2010 l’ammontare degli incentivi erogati dal GSE agli impianti fotovoltaici era stato di 1,15 miliardi di euro, ma ovviamente da questo conteggio e a questa data risulta marginale l’impatto dei mille megawatt incentivati a fine dicembre, così come non è considerato l’effetto di quegli impianti che sfrutteranno il decreto “salva Alcoa” e che usufruiranno delle tariffe in vigore nel 2010. A proposito del decreto “Salva Alcoa” (legge 129/2010), il GSE ha fatto sapere che i controlli a campione sull’effettiva certificazione di fine lavori da parte dei soggetti beneficiari dell’impianto, prevista dal decreto per il 31/12, è stata fatta su circa 1000 MW sui circa 3.700 MW totali (circa 56mila impianti). Le irregolarità riscontrate, da quelle poco gravi a quelle denunciate alla magistratura, si aggirano intorno al 7-8% del totale.


Sempre facendo riferimento alla fine del 2010, Gerardo Montanino ha illustrato come il 90% degli impianti realizzati rientrino nella taglia 1-3 kWp e 3-20 kWp; se si passa a considerare invece la potenza, la quota più importante, cioè il 37% sul totale, rientra nella taglia che va da 200 kW a 1 MW. La potenza media degli impianti è in ascesa e nel 2010 è risultata essere di 27 kWp (era di 7 kW nel 2006 e 14 nel 2008).


Il direttore operativo del GSE si è sbilanciato nel prevedere che a fine 2016 in Italia saranno connessi alla rete elettrica almeno un milione di impianti.


Fonte: comunicato Italian PV Summit

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