Fotovoltaico, una filiera nazionale in crescita

Un volume d'affari che cresce di 7 volte rispetto al 2009, con oltre 800 imprese del settore e un'occupazione diretta di quasi 20mila addetti. Riportiamo alcuni dati su mercato e filiera fotovoltaica in Italia elaborati dallo studio Solar Energy Report curato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.

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La terza edizione dello studio Solar Energy Report è stata presentata ieri a Milano in un quadro ancora confuso per la situazione di stallo del mercato fotovoltaico italiano causato dal decreto Rinnovabili. Il lavoro curato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, raccoglie oltre al fotovoltaico anche le analisi dei mercati del solare termico e del termodinamico.

Vediamo brevemente alcuni dati generali. Il fotovoltaico in Italia ha raggiunto ‘ufficiosamente’ una potenza installata cumulativa al 31/12/2010 di 3.276 MW (2,1 GW nel 2010, senza contare il decreto salva Alcoa, vedo sotto). La taglia media degli impianti è passata dai 14 kWp del 2008, 18,2 del 2009 ai 27,4 kWp del 2010. Con oltre 470 MW la regione con più potenza installata è la Puglia, seguita a distanza da Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.

Più nello specifico dell mercato fotovoltaico e della sua filiera, il documento   riporta diversi numeri interessanti. Dal report si legge infatti che il fotovoltaico ha generato nel 2010 un volume d’affari compreso tra i 7,6 miliardi di euro (considerando gli impianti allacciati al 31 dicembre 2010, cioè 2,1 GW) e i 21,5 miliardi di euro (contando tutti gli impianti del decreto “salva Alcoa”, cioè poco meno di altri 4 GW). La crescita rispetto al 2009 (2,9 mld di €) è stata del 162% che diventa però sette volte maggiore se si considera il decreto “salva Alcoa”. Da notare nell’ultimo anno il boom di installazioni per il segmento grandi impianti e centrali (vedi grafico di Energy & Stratetgy Group).

Sono attualmente circa 800 le imprese che operano lungo l’intera filiera del fotovoltaico italiano, circa 13% in più rispetto al 2009. A queste si aggiungono diverse migliaia di operatori locali che si occupano dell’installazione soprattutto nel segmento residenziale e piccolo commerciale. Sono state inoltre censite 430 banche e istituti di credito nell’ambito del finanziamento degli impianti FV.

Anche nella parte più alta della filiera è entrata un’impresa italiana: è la Lux, nella produzione di wafer di silicio. Nell’ambito della produzione di celle e moduli le imprese nazionali rappresentano, in numero, una quota del 43% del totale di quelle operanti in Italia; questa percentuale era del 39% nel 2009. Le industrie italiane hanno prodotto nel 2010 circa 130 MW di celle fotovoltaiche (225 MW è la capacità produttive) e circa 540 MW di moduli (960 MW di capacità produttiva). La crescita delle imprese che operano in Italia ha comportato una riduzione delle imprese che utilizzano il canale dell’export ‘puro’ per stare sul mercato italiano: come si vede dal grafico oggi è solo il 27% (contro il 45% del 2009).  

Nel comparto degli inverter le imprese italiane o con filiale nel nostro paese sono il 63% del totale, con una produzione nazionale di 4,6 GW nel 2010. I primi 5 operatori controllano circa l’80% del mercato italiano (vedi grafico dell’Energy & Stratetgy Group).

Per quanta riguarda l’area di distribuzione e realizzazione impianti, gli EPC Contractor hanno fatto registrare aumenti di ricavi in media del 150% nel 2010 rispetto al 2009.

Considerando tutte le imprese italiane e quelle con sede in Italia con un indicatore economico, ossia con la quota della marginalità lorda complessiva generata dal settore, si è valutato che questa è di circa il 72% che scende al 42% se si considerano solo le imprese con sede in Italia. Gli autori del report fanno notare che “la quota di marginalità delle imprese italiane sta crescendo in termini percentuali proprio nel momento in cui i numeri assoluti delle installazioni stanno diventando importanti.”

In termini di ricaduta occupazionale diretta, il fotovoltaico italiano coinvolge 18.500 addetti, soprattuto nel settore EPC, disribuzione e installazione (vedi grafico a destra). Arrivano a 45-55mila se si considera anche l’indotto. Solo qualche anno erano solo poche centinaia. Nel corso degli ultimi tempi si sono andati creando dei distretti industriali come quelli nelle province di Monza e Brianza, Padova, e nel barese, che dimostrano un radicamento nel territorio della tecnologia.

 

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