Rinnovabili, dieci anni di boom e non è finita

Il mercato del fotovoltaico mondiale si è moltiplicato per 28 nell'ultimo decennio, crescendo del 300% in più rispetto a quanto previsto nel 2000; l'eolico è cresciuto di 13 volte. Il settore cleantech attira investimenti. Si prevede un'altra decade di crescita. Il bilancio di Clean Edge di dieci anni di green economy.

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Dieci anni di rinnovabili: il bilancio mette in evidenza quella che si sta delineando come una rivoluzione economica paragonabile a quella dell’informatica o della telefonia. E siamo solo all’inizio. Sono dati impressionanti quelli raccolti dalla decima edizione del report Clean Energy Trends della società di consulenza Clean Edge (vedi allegato in basso). Nessun altro settore economico ha conosciuto un exploit simile negli ultimi dieci anni.

Prendiamo per esempio il fotovoltaico: nel 2000 aveva un giro d’affari a livello mondiale di 2,5 miliardi di dollari, nel 2010 il mercato aveva un valore di 71,2 miliardi. Un tasso medio annuo di crescita del 39,8% che ha fatto moltiplicare il fatturato del settore per 28 volte nel decennio.  L’eolico, nello stesso periodo, è cresciuto con un tasso medio annuo del 29,7%: un mercato che si è moltiplicato per 13, passando dai 4,5 miliardi del 2000 di fatturato ai 60,5 del 2010 (vedi tabella). Grande sviluppo anche negli altri comparti della green economy, come l”edilizia sostenibile o i veicoli elettrici.

E l’exploit promette di continuare. Dal 2009 al 2010 i ricavi di fotovoltaico, eolico e biocarburanti messi assieme sono cresciuti del 35,2%. A trainare soprattutto il fotovoltaico  che, grazie a costi crollati di circa il 40% dal 2008, nell’anno appena concluso ha visto nuove installazioni per  oltre 15,6 GW contro i 7,1 GW del 2009. Meno bene l’eolico che nel 2010 ha frenato: 35.2 GW installati (di cui 16 solo in Cina) contro i 37,5 dell’anno precedente.

Buone le previsioni per il futuro: il ‘cleantech’ sembra essere il settore più vitale dell’economia. Nel 2000 meno dell’1% degli investimenti in venture capital statunitensi erano andati al settore ‘low carbon’; nel 2010 il settore ha attirato più investimenti di tutti gli altri: oltre il 23% del totale. Soldi che andranno a spingere le evoluzioni tecnologiche e le aziende più promettenti dell’economia verde: tra i comparti chiave citati nel report i veicoli elettrici, l’illuminazione efficiente e l’edilizia sostenibile a basso consumo di energia.

Per quel che riguarda le fonti energetiche rinnovabili, Clean Edge vede davanti a noi un altro decennio di crescita. E fornisce alcune stime, pur con una certa cautela: infatti le previsioni fatte 10 anni fa – e allora giudicate ottimistiche – si sono poi rivelate alla luce dei fatti molto sotto dimensionate: il fotovoltaico   è in realtà cresciuto del 300% in più di quanto si credeva nel 2000, l’eolico del 50%. Al 2020 – è la nuova previsione – il mercato dell’eolico arriverà ad un giro d’affari di circa 123 miliardi di dollari partendo dai 60,5 del 2010, il fotovoltaico a oltre 113 miliardi (dai 71,2 del 2010) e i biofuels a circa 113 partendo dai 56,4 dell’anno scorso (vedi grafico in basso).

 

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