Proposte dell’Autorità per una riforma dei certificati bianchi

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas fa le sue proposte per migliorare il meccanismo dei certificati bianchi. Premiare maggiormente gli interventi con vita più lunga, semplificare l'accesso al credito e altro ancora. I documenti sono in consultazione.

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“Promuovere gli investimenti in tecnologie più strutturali, che consentano cioè risparmi nelle bollette per molti anni; sostenere nel settore dei servizi energetici integrati modelli di business più efficienti e prevenire comportamenti speculativi nel mercato dei certificati bianchi.” L’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) nei giorni scorsi ha messo sul tavolo le sue proposte per incentivare l’efficienza energetica riformando il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, meglio conosciuti come certificati bianchi.

Si tratta di due documenti (vedi allegati in basso) che l’Autorità ha pubblicato in consultazione sul proprio sito. Il primo (DCO 43/10) disegna un miglioramento del meccanismo dei certificati bianchi, mentre nel secondo (DCO 44/10), l’Autorità propone nuove semplificazioni per l’accesso agli incentivi da parte di un ampio insieme di tecnologie: ad esempio, interventi sugli edifici per ridurre i consumi per riscaldamento e condizionamento, modem a basso consumo, illuminazione efficiente delle gallerie e delle strade, gruppi di continuità efficienti per il settore terziario.

Il meccanismo dei certificati bianchi, secondo la proposta nel doumento DCO 43/10, andrebbe ridisegnato in modo da incentivare maggiormente interventi con una vita tecnica medio-lunga e, dunque, in grado di generare per molti anni risparmi, energetici ed economici. Si tratta di premiarli tenuta ferma la parità di costo per i consumatori; costo che – fa notare l’AEEG – “è comunque rimasto fino ad oggi molto contenuto rispetto a quello di altri meccanismi di incentivazione” come quelli per le rinnovabili.

Altri punti della proposta invece vogliono semplificare la diffusione degli interventi: promuovere la diffusione dell’offerta di servizi energetici integrati e lo sviluppo di nuovi modelli di business che consentano di superare alcuni ostacoli (di natura informativa ed economica) che ancora limitano la scelta delle tecnologie più efficienti da parte dei consumatori.

È previsto ad esempio lo sviluppo: del finanziamento tramite terzi, ossia il finanziamento parziale o integrale degli investimenti da parte di istituti di credito o di energy service companies (ESCO) certificate; l’offerta di pacchetti di servizi energetici che includano ad esempio la diagnosi energetica, la realizzazione e la gestione (ove necessaria) dell’intervento di efficienza energetica e, soprattutto, la garanzia e la verifica dei risparmi ottenuti (pena il pagamento di una compensazione ai consumatori).

Il secondo documento in consultazione (DCO 44/10) invece come detto prevede l’accesso semplificato agli incentivi per nuove soluzioni di risparmio. L’Autorità ha avanzato 6 nuove proposte (tra schede tecniche e metodologie semplificate) per ampliare i potenziali di risparmio energetico. Con le proposte relative agli interventi sugli edifici, l’Autorità ha pubblicato, sul proprio sito internet, anche un software di autodiagnosi che consente agli operatori, sulla base di propri dati reali, di calcolare il valore dei certificati bianchi ai quali avrebbero diritto.

Con recenti delibere, l’Autorità ha semplificato anche l’accesso agli incentivi per l’installazione di pompe di calore elettriche per la produzione di acqua calda nelle abitazioni (delibera EEN 15/10 qui il pdf); ha determinato gli obiettivi di risparmio che devono essere conseguiti nel 2011 dai distributori di elettricità e gas tramite interventi a favore dei consumatori finali; ha fissato il contributo tariffario da erogarsi ai distributori per il conseguimento del nuovo obiettivo risparmio 2011, globalmente superiore del 23% a quello del 2010 (maggior risparmio per un milione di tep, rispetto ai 4,3 milioni di tep di quest’anno) (EEN 18/10, pdf).

Prossimamente l’AEEG terrà anche dei seminari per illustrare le nuove proposte i primi due sono previsti per l’11  e il 18 gennaio. 

 

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