Il fotovoltaico in Piemonte e le linee guida regionali

Il Piemonte approva le proprie linee guida regionali per l'installazione di impianti fotovoltaici. Molte le aree non idonee. Secondo qualcuno da parte della Regione emerge un'interpretazione erronea e restrittiva delle linee guida nazionali che potrebbe rigettare il settore nell'incertezza normativa.

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Dopo Puglia, Emilia Romagna e Toscana, anche il Piemonte la settimana scorsa ha approvato delle linee guida regionali per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Norme che recepiscono le linee guida nazionali per l’autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, arrivate finalmente l’estate scorsa dopo un’attesa lunghissima (Qualenergia, Approvati conto energia 2011 e linee guida rinnovabili) e pubblicate in Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010. La delibera del Piemonte (vedi allegati in basso) definisce le aree in cui non si potranno realizzare impianti fotovoltaici a terra.

Non idonee, si legge, sono tutte le aree sottoposte a tutela del paesaggio e del patrimonio storico-culturale; le aree protette nazionali e regionali e i siti di importanza comunitaria nell’ambito della Rete Natura 2000; le aree in dissesto idraulico e idrogeologico e le aree agricole ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo; aree di produzione di prodotti Docg e Doc e terreni agricoli irrigati con impianti irrigui realizzati con finanziamenti pubblici. Sono anche previste alcune aree “di attenzione”, che pur senza essere comprese tra le aree non idonee richiedono “un particolare livello di attenzione nella valutazione dei progetti in quanto presentano elementi di criticità paesaggistica, ambientale e correlata alla presenza di produzioni agricole e agroalimentari”.

“Ci siamo presi la responsabilità – dichiara Massimo Giordano, assessore regionale all’Energia – di procedere, in modo tempestivo e inequivocabile per evitare ulteriori interpretazioni contrastanti, ad una prima individuazione delle aree in cui non si deve assolutamente costruire un impianto fotovoltaico che, seppur più pulito e adatto al clima, può diventare un elemento incontrollato che deturpa porzioni di paesaggio piemontese. Lo abbiamo fatto con la consapevolezza di dire una parola chiara proprio per aiutare lo sviluppo del fotovoltaico, fino ad ora frenato da non chiare istruzioni per l’uso.”

Ma nel mondo delle energie pulite c’è chi non è d’accordo e critica duramente le linee guida della Regione: non darebbero la chiarezza necessaria, ma complicherebbero ulteriormente la situazione sovrapponendosi alle linee guida nazionali e interpretandole in senso restrittivo. La pensa così Giuseppe Gamba, presidente di AzzeroCO2 e responsabile del gruppo di lavoro “Enti Locali” del Kyoto Club, a cui Qualenergia.it ha chiesto un commento: “La Giunta chiede di fare in fretta per non ri-aprire un periodo di ‘laissez faire’. Ma in questo caso la fretta è proprio nemica del meglio. Alla scadenza del termine dei 90 giorni concessi dalle Linee Guida nazionali non succederà nulla di grave, saranno in vigore le linee guida nazionali, che non sono male.  Anzi, l’adeguamento delle norme regionali al contenuto delle linee guida nazionali sono una ‘eventualità’ (prevista all’art. 18.4) e non un obbligo“, spiega.

Anche perché la Regione, secondo Gamba avrebbe interpretato non correttamente quanto disposto dalle linee nazionali “che negano espressamente la possibilità di procedere per ‘categorie generali’ di esclusione (‘aree protette’, ‘aree agricole’, ecc.), stabilendo anzi che: ‘le zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici non possono essere genericamente considerate aree e siti non idonei‘ e che ‘l’individuazione delle aree e dei siti non idonei non può riguardare porzioni significative del territorio o zone genericamente soggette a tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico artistico’”. Insomma, spiega Gamba, le linee guida nazionali individuano categorie (come aree protette, patrimoni dell’UNESCO etc) “all’interno delle quali le Regioni possono perimetrare sulla base di specifiche considerazioni, aree e siti non idonei. Viceversa, come in altre Regioni, si fa finta di non capire e si indicano intere categorie come non idonee tout court.”

“L’incapacità delle pubbliche amministrazioni di fare delle valutazioni di merito e tecniche sui singoli progetti, di definire norme e criteri di progettazione compatibile con la conservazione delle caratteristiche produttive dei suoli, di interloquire attivamente con i soggetti che intendono realizzare impianti, di distinguere fra i proponenti  ‘seri’ e gli ‘affaristi’ – sottolinea – si traduce  nel ricorso a criteri generali di esclusione e di divieto, nei quali finiranno per affondare gli obiettivi europei in materia di riduzione delle emissioni e produzione di energia da fonti rinnovabili e la politica di rilancio dell’economia su basi nuove”. E continua: “Ne seguiranno, come sempre in questo paese, contenziosi, ricorsi, litigation e vari gradi di giudizio. E tempi persi, e parcelle di avvocati, e spese della pubblica amministrazione. E intanto le industrie delle rinnovabili si terranno lontane dall’Italia dove c’è una politica schizofrenica di incentivi e divieti scriteriati. Mentre il territorio viene massacrato da speculazioni edilizie, da infrastrutture inutili, da attività di cava e da discariche”.

Se le Regioni seguiranno la strada del Piemonte, secondo il presidente di AzzeroCO2, dunque si continuerà a “dare all’industria e ai consumatori messaggi contraddittori, con politiche improvvisate, incerte, contraddittorie, instabili”, facendo fuggire gli investitori. “Insomma – conclude Gamba – la mia/nostra preoccupazione è che il giusto intento di tutelare l’agricoltura e il paesaggio, di spingere l’installazione su tetti, strutture esistenti e aree degradate venga giocato in modo improprio finendo per ostacolare lo sviluppo di tecnologie che registrano, anche in tempi di crisi, forti tassi di crescita non solo degli investimenti ma anche dell’occupazione e che competono ormai con le fonti tradizionali fossili e il  nucleare.

 

 

 

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