Due segnali per un cambiamento. Silvestrini a Ecoradio

  • 16 Dicembre 2010

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In questi ultimi giorni sono arrivati due segnali importanti, uno dal fronte dell'opposizione al nucleare in Italia e l'altro da Cancun: un appello del Kyoto Club al Governo contro l'atomo e per le rinnovabili firmato da centinaia di imprenditori e l'accordo sul clima che potrà forse rimettere in gioco l'ecodiplomazia. L'opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 1’50”)


In questi ultimi giorni sono arrivati due segnali importanti: uno dal fronte di opposizione al ritorno al nucleare in Italia e l’altro da Cancun. Contro il ritorno al nucleare in Italia, l’appello al Governo lanciato dal Kyoto Club, firmato da centinaia di imprenditori, indica che una parte consistente del nostro Paese non crede al miraggio del ritorno al nucleare, anzi lo considera un elemento di distrazione dalle reali prospettive energetiche dell’Italia.


Da più di due anni l’attuale governo non è ancora riuscito a insediare l’autorità per la sicurezza nucleare, che rappresentava il primo passaggio necessario per il rientro di questa tecnologica. Quindi, come ha sottolineato anche Confindustria la settimana scorsa, stiamo davvero assistendo a una debacle. L’altro punto riguarda il post Cancun.


Dalla Cop16 sono arrivati risultati positivi: si parla di riduzioni delle emissioni di gas climalteranti per i paesi industrializzati dal 25 al 40% entro il 2020 e questo restituisce forza all’Europa per portare l’obiettivo di riduzione al -30% al 2020. E questo è stato ribadito anche dal Ministro dell’Energia inglese, Chris Huhne.


Si tratta di una battaglia necessaria per l’Europa perché il suo primato sul fronte delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, infatti, rischia di essere insidiato da Cina e Stati Uniti. Rappresenta, inoltre, un elemento che può rimettere in gioco l’ecodiplomazia, affinché in Sud Africa a dicembre del prossimo anno si possa chiudere un accordo legalmente vincolante per tutti gli Stati.


L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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