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Lo sviluppo delle fonti rinnovabili sta avvenendo a ritmi molto più rapidi di quanto si considerava qualche tempo fa e questo obbliga a ripensare la rete non più soltanto come un parco di centrali che genera energia elettrica verso una miriade di punti di consumo, ma nelle due direzioni (i produttori locali possono ottenere corrente elettrica dalla principale rete di distribuzione o rivendere la propria produzione in eccesso). Questo sta portando a un crescente interesse per lo sviluppo delle smart grid, le reti intelligenti.
In Germania esistono attualmente un milione di punti di generazioni diffusi e si avverte la necessità di gestire diversamente la domanda di energia elettrica affinché possano entrare efficacemente in rete l’energia da eolico e solare, che sono intermittenti. Si assiste, quindi, all’esigenza di gestire la domanda di energia elettrica in maniera diversificata, per esempio dando dei comandi agli elettrodomestici (frigoriferi, climatizzatori, ecc.) o attraverso la ricarica dell’auto elettrica.
Questo è solo l’inizio di una rivoluzione che cambierà notevolmente non solo la produzione di energia, ma anche la sua trasmissione e distribuzione.
L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio
30 novembre 2010
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