Mentre in Italia il futuro delle detrazioni del 55% è in forse, nel resto d’Europa si spinge per l’efficienza energetica negli edifici e si studiano incentivi innovativi. Un’iniziativa interessante è quella che partirà in Gran Bretagna e che promette di ridurre le bollette delle case inglesi senza costi per chi vi abita né per lo Stato, generando un volume potenziale di investimenti privati di 7 miliardi di sterline all’anno che in un decennio si tradurrebbero in 250mila nuovi posti di lavoro.
Nel nuovo schema incentivante, battezzato Green Deal, infatti a farsi carico degli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici britannici sarebbero le stesse utility che poi recupererebbero i costi direttamente dal risparmio energetico nelle case servite. Compagnie energetiche e clienti, infatti, secondo la legge che Londra si appresta ad approvare e che sarà operativa nel 2012, potranno sottoscrivere degli accordi per i quali, a fronte di lavori per ridurre i consumi fatti a carico dell’utility, gli utenti si impegnano a pagare una bolletta fissa per un periodo di 20 anni. Un accordo che è legato all’immobile e non a chi lo abita, di modo che la bolletta fissa verrà ereditata dai nuovi inquilini nel caso chi ha sottoscritto l’accordo voglia vendere casa o affittarla.
In questo modo si permette alle utility di investire nell’efficienza energetica e al contempo agli inglesi di avere case più efficienti energeticamente senza spese aggiuntive, e di avere sulla bolletta un risparmio che – se certamente è minore rispetto a quello che avrebbero realizzato con interventi a proprie spese – comunque esiste e diverrà maggiore tanto più il costo dell’energia aumenterà.
Ad esempio, una casa con una bolletta di 1.500 sterline l’anno tra elettricità e gas potrebbe vedere realizzati tramite il Green Deal interventi di efficienza energetica per 10mila sterline. Una spesa di 500 sterline l’anno spalmata sui 20 di durata dell’accordo che sarebbe compensata dal risparmio energetico ottenuto, facendo restare la bolletta al di sotto delle 1500 sterline iniziali. L’unico modo in cui l’utente potrebbe rimetterci accettando un accordo del genere si puù verificare nell’eventualità, pressoché improbabile, che durante i 20 anni il prezzo dell’energia crolli. Diversamente si avrebbe un risparmio assicurato.
“Il Green Deal – spiegano dal sito governativo dedicato alla nuova misura, che sarà votata nell’Energy Security and Green Economy Bill e sarà operativa nel 2012 – è studiato per fare sì che la decisione di implementare di efficienza energetica sia scontata per tutte le case del Regno Unito. “La categoria di case britanniche meno efficienti – secondo il Dipartimento per l’energia e il cambiamento climatico (DECC) – risparmierebbe in media 550 £ l’anno di bolletta. Se tutti i 26 milioni di case britanniche aderissero all’iniziativa si muoverebbero investimenti per 7 miliardi di sterline l’anno e i posti di lavoro del settore potrebbero passare dai 27mila attuali a circa 250mila.
Da segnalare anche un’altra evoluzione legislativa interessante, che mostra quanto il governo di Londra tenga a migliorare il bilancio energetico del patrimonio edilizio nazionale, che è particolarmente scadente (21% delle case nelle classi più basse, F e G). Come riporta il Guardian, infatti, dopo aver constatato che il 91% degli interventi di efficientamento riguardano immobili di proprietà di chi vi vive, Londra ha intenzione di far pagare per l’efficienza anche i locatori. Grazie ad alcune novità che si vogliono introdurre pare che dal 2015 i proprietari di immobili saranno comunque tenuti a farsi carico dei lavori per l’efficienza energetica degli immobili anche se intendono affittarli.
