Il Comune azzera la bolletta lasciando spazio al fotovoltaico

Con il programma ASPEA i Comuni mettono a disposizione terreni o edifici affinché le aziende del fotovoltaico vi realizzino impianti e li gestiscano per conto dell'ente. Che in cambio vede azzerata la propria bolletta elettrica per 20 anni e libera risorse per investire nell'efficienza energetica.

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Comuni che invitano gli operatori del fotovoltaico a investire sulle loro proprietà per rattoppare i propri bilanci, approfittando del conto energia senza però dover fare investimenti o sobbarcarsi l’onere dei progetti. Il programma si chiama ASPEA che sta per “azzeramento spesa pubblica elettrica degli associati“: gli enti locali mettono a disposizione terreni o edifici affinché le aziende vincitrici vi realizzino impianti fotovoltaici e li gestiscano per conto dell’ente. In cambio i Comuni aderenti usufruiscono di parte degli incentivi erogati tramite il Conto energia e vedono azzerata la propria bolletta elettrica.

Un’iniziativa interessante promossa da Asmez, consorzio che coinvolge circa 1500 comuni e che ha come mission quella di aiutare le municipalità ad introdurre nuove tecnologie e ad accedere ai fondi europei. Nei circa 400 Comuni che vi hanno aderito, ASPEA promette di portare investimenti per 2 miliardi di euro e installazioni per 100 MW entro il 2011 che potrebbero diventare 300 a fine 2012.

L’iniziativa, come si legge dal bando, nasce da una constatazione: nonostante i vantaggi del conto energia e le diverse agevolazioni e contributi aggiuntivi che questo prevede specificamente per gli enti locali, questi ultimi ne hanno approfittato poco. “Ad oltre tre anni dall’entrata in vigore del DM 19/02/2007 – spiegano dal consorzio Asmez – l’accesso ai finanziamenti è risultato insoddisfacente. Il percorso per la realizzazione degli impianti e l’ottenimento dei contributi incentivanti è, infatti, particolarmente articolato, con rischi tipicamente imprenditoriali, cui si aggiunge la difficoltà per tantissimi Enti locali nell’accesso al credito e nella gestione di una gara comunitaria”.

Ecco dunque l’idea di coinvolgere le aziende del fotovoltaico di tutta Europa affinché, attirate dal generoso regime incentivante italiano, realizzino gli impianti sulle proprietà dei Comuni, guadagnandoci, ma garantendo anche a questi ultimi buoni vantaggi economici. Scopo è “spostare l’onere di realizzazione degli impianti e il rischio imprenditoriale in capo ad operatori economici (Partner) specializzati nel settore e disponibili alla realizzazione e gestione dei suddetti  impianti per conto degli stessi Soci (i Comuni, ndr), interessati al Programma ASPEA.”. Il vantaggio spiega a Qualenergia.it l’architetto Gennaro Tarallo, responsabile del progetto. “è consistente per entrambi: i Comuni ospitanti si vedono azzerata la bolletta elettrica per 20 anni, mentre gli investitori ottengono in comodato d’uso terreni e possono pianificare grandi investimenti su molti piccoli impianti avendo a che fare con un solo interlocutore“.

Le aziende che vincono il bando infatti investono da 5 a 200 milioni di euro in impianti medio-piccoli sui terreni dati in comodato d’uso dalle municipalità aderenti. In ogni Comune i parchi realizzati dovranno essere grandi abbastanza da produrre abbastanza energia da avere un rendimento economico almeno del 6% superiore rispetto alla bolletta elettrica dell’ente. “Il guadagno dei privati – spiega Tarallo – è il ricavo dell’incentivo del conto energia meno la bolletta elettrica del Comune. E il fatto che i privati abbiano un guadagno è garanzia che gli impianti vengano fatti rendere al massimo. Stiamo adoperandoci anche affinché parte dei soldi che le municipalità risparmieranno vengano investiti in efficienza energetica, generando così un circolo virtuoso.”

E la formula sembra riscuotere l’interesse di enti ed operatori. Grandi gruppi del fotovoltaico anche esteri, ad esempio cinesi e spagnoli, stanno partecipando numerosi. La prima gara, per la quale le domande dovevano essere presentate entro il 15 settembre, ha visto partecipare 142 Comuni, soprattutto in Calabria e Campania, per un totale di 500mila abitanti. I due partner vincitori (Rti CIE Costruzioni ed Impianti Europa spa – GPS Costruzioni e Finanza srl e  Ingegno Energia Spa) investiranno 100 e 101 milioni di euro ciascuno per realizzare centrali che copriranno una bolletta elettrica da 15 milioni di euro all’anno. Ora, dopo che una seconda gara sì è chiusa il 29 ottobre, le scadenze per i prossimi due bandi saranno il 15 e il 30 novembre. “Ma se le Municipalità non faranno a tempo ad aderirvi probabilmente si terranno altre gare anche l’anno prossimo”, spiegano da Asmez.

La ricetta di coinvolgere i privati nel fotovoltaico per gli enti pubblici sembra funzionare dando un discreto vantaggio ad entrambi. Grazie alla disponibilità finanziaria e al know-how degli investitori privati lo sforzo da parte delle municipalità è zero e il guadagno, sotto forma di risparmio in bolletta allettante. Certo va notato se gli enti locali avessero l’accesso al credito necessario per investire loro stessi in prima persona in questo settore che ha rischi relativamente bassi (in pratica limitati alle incertezze delle procedure autorizzative) i guadagni per i Comuni sarebbero ben più sostanziosi e gli incentivi per il fotovoltaico, prelevati dalle bollette di tutti, attraverso le casse delle municipalità tornerebbero ai cittadini anziché finire, seppure in parte, nelle tasche dei grandi investitori privati.

 

 

 

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