Il nuovo sistema energetico pensato da Hermann Scheer

Con la scomparsa di Hermann Scheer, che aveva intuito la crisi del sistema energetico centralizzato dominante, perdiamo uno dei maggiori teorici e, al tempo stesso, concreti realizzatori di un modello energetico diffuso e basato sulle rinnovabili. L'opinione di Gianni Silvestrini, direttore di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 1’39”)

 

È scomparso recentemente Hermann Scheer, un visionario-realizzatore, che con larghissimo anticipo aveva intuito la possibilità di mettere in crisi il sistema energetico centralizzato dominante, sottolineando il ruolo delle fonti rinnovabili che avrebbero completamente trasformato il sistema (vedi anche Qualenergia.it, Scomparso Hermann Scheer. Restano le sue idee e la sua visione).

Padre della legge tedesca sulle rinnovabili, Hermann Scheer ha dimostrato di avere la capacità di mettere in pratica e usare gli strumenti legislativi affinché le sue idee potessero concretizzarsi. Scheer ha operato principalmente in Germania, dove era deputato Spd, e in Europa creando Eurosolar (European Association for Renewable Energies), premendo perché l’Europa potesse giocare un ruolo di punta nel settore delle energie rinnovabili.

L’Irena (International Agency for Renewable Energies) è la sua ultima creatura, che Scheer immaginava come un sostegno alle Nazioni Uniti affinché lavorassero sulle fonti rinnovabili per accelerare la diffusione delle fonti di energia pulita in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Oggi il sistema energetico centralizzato è entrato in crisi e il ruolo e il pensiero di Hermann Scheer verrà ricordato come estremamente importante in questa trasformazione del mondo energetico.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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