Come eliminare l’amianto e sostituirlo con il fotovoltaico

E' l'obiettivo di "Provincia Eternit Free" progetto promosso da AzzeroCO2 e Legambiente. Cogliendo l'opportunità del 'premio' alla tariffa incentivante del conto energia, è partita una strutturata e interessante iniziativa che coinvolge e coordina aziende proprietarie di capannoni industriali ed agricoli con superfici in eternit, aziende addette alla bonifica e del fotovoltaico, enti locali e associazioni di imprese. Tante le Provincie che hanno già aderito. 

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Sostituire le copertura in eternit con impianti fotovoltaici sfruttando il premio del 10% inserito nel nuovo conto energia 2011, è un’idea, come dicono gli anglosassoni “win-win”, perché porta vantaggi ambientali e sanitari, da una parte, ed energetici dall’altra, oltre al fatto che un simile intervento è in grado di creare benefici economici ed occupazionali. Se ne è parlato nel primo convegno nazionale “Provincia Eternit Free” organizzato ieri a Roma da AzzeroCO2 e Legambiente.

L’amianto nel nostro paese continua a mietere vittime. Statistiche ancora fin troppo approssimative, certamente per difetto, parlano di 2000 morti all’anno (altre dicono 4000) a causa di questo materiale che per oltre 40 anni è stato utilizzato a piene mani per produrre la miscela cemento-amianto (eternit) utilizzata per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; è stato adottato anche come materiale per l’edilizia per tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie, serbatoi dell’acqua, e pure nelle auto e in tanti altre applicazione. L’amianto è veramente ovunque nel nostro paese, che è stato uno dei principali produttori mondiali.

Si può dire, senza ombra di smentita, che ci troviamo di fronte ad una emergenza tanto drammatica, quanto silenziosa, anche per la disattenzione dei principali organi di stampa. Da diversi anni, mentre tendono a diminuire le morti per così dire “professionali” legate alla lavorazione dell’amianto, aumentano invece quelle causate dall’esposizione ambientale, quindi anche a livello domestico. Sono tantissimi i siti da bonificare (l’Ispesl parla di 26mila siti contaminati) e migliaia i capannoni ad uso agricolo e industriale con coperture in eternit.

Secondo i alcuni censimenti regionali, le superfici in eternit in Italia potrebbero essere pari a 100 milioni di metri quadrati e a questi vanno aggiunti 600mila metri cubi di amianto friabile. Ma le dimensioni del problema potrebbero essere assai maggiori. CNR e Ispesl parlano di 32 milioni di tonnellate di amianto. La legge n. 257 del 1992, che mette fuori legge questo materiale, prevedeva che entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore le Regioni si dotassero di un piano che avesse l’obiettivo di censire i materiali presenti sul territorio ai fini della bonifica e dello smaltimento. A distanza di 18 anni alcune Regioni non hanno ancora approvato tale norma, ha detto nel corso del convegno Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. Inoltre, nessuna Regione ha completato la mappature e sono ancora poche le discariche speciali in grado di assorbire lo smaltimento. Il ritardo è gravissimo.

Bonificare e smaltire le coperture in amianto è costoso (circa 15-40 € a mq), ma prima o poi deve essere fatto. L’opzione fotovoltaico al posto di queste coperture è una delle soluzioni che va incontro a questa difficoltà e il progetto “Provincia Eternit Free”, promosso da AzzeroCO2 e Legambiente, punta innazitutto a informare su questo problema e a creare al contempo un’occasione per attivare sul territorio un programma che coniughi la promozione del solare, la bonifica dell’amianto e la riduzione della bolletta elettrica di chi effettua l’intervento di sostituzione.

Il conto energia fotovoltaico attualmente in vigore prevede un incremento della tariffa incentivante del 5% (incentivo cumulabile anche con il premio per impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia). Secondo i dati forniti da Gerardo Montanino del GSE, presente al convegno, finora gli impianti FV che hanno sostituito coperture in eternit assommano ad una potenza di quasi 100 MW, per una superficie di 925mila m2, metà dei quali nella taglia compresa tra 20 e 200 kWp. Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sono le regioni con la maggiore diffusione di queste tipologie di impianto.

Il nuovo conto energia (DM 06/08/2010), in vigore dal 1° gennaio 2011, per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in eternit (o comunque contenenti amianto) prevede un incremento sulla tariffa del 10%. In questo caso però il premio non è cumulabile con altri incentivi e non si applica agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative.

Facciamo un esempio applicando il premio del 10% ad un caso di impianto in sostituzione dell’eternit, calcolando un valore medio dell’incentivo mettiamo pari a 0,341 €cent previsto per una taglia da 200 a 1.000 kW, da sfruttare nei mesi centrali del 2011(vedi tariffe base):

1. Costo di sostituzione della superficie: 15-30 €/mq
2. Superficie tetto eternit da sostituire: 1.000 mq
3. Costo totale di sostituzione: 15.000-30.000 €
4. Potenza fotovoltaica da installare: 100 kW
5. Extra incentivo dovuto all’eternit: 3,4 €cent/kWh
6. Energia prodotta mediamente in Italia: 120.000 kWh
7. Extravalore annuo 4 400 €/anno per 20 anni

Pertanto la sostituzione di un tetto in eternit con un sistema FV, consente in media un guadagno di 4.400 € all’anno e, dunque, un guadagno di 88.000 € in 20 anni, cioè la durata del periodo di incentivazione.

In cosa consiste allora il progetto “Provincia Eternit Free“? L’iniziativa, o anche per meglio dire la campagna, che vede già l’adesione delle Province di Roma, Grosseto Lecce, Barletta e Trani, Bari, Vercelli, Alessandria, Benevento e la Comunità montana della Marsica (ma molti altre se stanno aggiungendo in queste ore), è rivolta a tutte le imprese e agli enti pubblici, e in generale a chi possiede capannoni o tetti con una superficie adeguata per realizzare, con il coordinamento e la consulenza di AzzeroCO2, l’intervento di sostituzione.

Come ha spiegato Mario Gamberale, amministratore delegato di AzzeroCO2, tra gli ideatori del progetto, “coloro che possiedono i capannoni possono ricevere informazioni sulle ditte qualificate per la bonifica ed eventualmente procedere in autonomia, oppure possono affidare ad AzzeroCO2 le fasi della progettazione, autorizzazione, scelta della ditta installatrice, ed anche la gestione degli aspetti finanziari o, infine, se lo desiderano, cedere il diritto di superficie della copertura in cambio della sostituzione gratuita dell’eternit”.

Le aziende addette alla bonifica dell’eternit possono aderire alla campagna iscrivendosi alle liste attraverso il sito di AzzeroCO2 e lo stesso possono fare le aziende del settore fotovoltaico. Un ruolo determinante soprattutto, a livello locale, potranno avere le organizzazioni di categoria, Confindustria, CNA e Confartigianato, così come gli enti locali. La Provincia può patrocinare e promuovere la campagna, coinvolgere i Comuni, invitandoli nell’iniziativa, e coinvolgere il tessuto imprenditoriale territoriale. I Comuni aderenti, oltre a facilitare l’iter autorizzativo, dovrebbero contribuire ad individuare le aziende con strutture da bonificare.
Legambiente e suoi circoli saranno attivi sul territorio soprattutto per l’informazione capillare rivolta ad aziende e Comuni; inoltre l’associazione controllerà la correttezza delle operazioni di smaltimento dell’amianto.

Per le strutture che hanno dimensioni inferiori a 1000 mq si potranno invece attivare gruppi d’acquisto per comperare moduli fotovoltaici a prezzi ridotti, e anche accedere a finanziamenti agevolati presso istituti bancari costruiti “ad hoc” per impianti di taglia medio-piccola e, infine, ricevere consulenza tecnico-normativa e la stessa progettazione dell’impianto.

Anche gli enti pubblici o le amministrazioni comunali, potranno essere accompagnati nella verifica della fattibilità tecnico-economica dell’operazione e nella procedura di evidenza pubblica per la cessione del diritto di superficie, oltre alla progettazione dell’intervento e dell’impianto FV.

Seguiremo l’andamento del progetto che prevediamo avrà un enorme successo e che potrebbe portare ad attivare, in termini di superficie di amianto sostituita e di potenza FV installata, numeri molto importanti, anche in tempi brevi.

Per informazioni sul percorso Provincia Eternit Free consigliamo di scaricare la presentazione nel sito di AzzeroCO2 (società creata da Legambiente, Kyoto Club e ambiente Italia srl).

 

 

 

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