Il fotovoltaico Usa si moltiplicherà per 10 nei prossimi 5 anni. Arrivano dall’ultimo report Solarbuzz previsioni incoraggianti per il mercato del solare a stelle e strisce, attualmente – specifica la società di consulenza – il terzo al mondo dopo quello tedesco e quello italiano.
Nel 2009 il calo della domanda da parte del settore commerciale è stato più che compensato da un aumento delle installazioni nel residenziale e da parte del settore pubblico e delle utility.
Particolarità di questo grande mercato, che si potrebbe considerare più regionale che nazionale, la grande frammentazione di politiche e incentivi. Anche se negli anni a venire le politiche federali assumeranno un peso crescente (si pensi agli obblighi di produzione da rinnovabili per le utilty in arrivo con il travagliato energy bill), gran parte delle misure incentivanti agiscono infatti a livello statale o locale. Questo sistema di supporto frammentato – fa notare la società di consulenza – fa sì che il mercato Usa presenti un livello di rischio inferiore rispetto ad altri mercati, come quelli europei, legati ad un’unica politica incentivante.
Per i prossimi 5 anni Solarbuzz prevede che il mercato del fotovoltaico Usa cresca a una media del 30% annuo. Al 2014 dovrebbe così arrivare a 4,5-5,5 GW, appunto circa 10 volte il volume di installazioni del 2009.
Anche con la crescita del mercato statunitense e di diversi altri come quello giapponese (Qualenergia.it, Fotovoltaico, nuovi mercati all’orizzonte) resterà però l’Europa il “centro del mondo” del fotovoltaico. Attualmente, fanno notare gli analisti di Renewable Energy World, l’80% delle vendite del fotovoltaico mondiale (vedi grafico) avvengono nel vecchio continente. Si pensi che per la sola Germania a fine 2010 si prevedono da 6 a 8 GW di installazioni.
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