Energia, niente commissari. La Consulta dà ragione alla Toscana

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La Corte costituzionale dichiara illegittima la norma contestata dalle Regioni. Bramerini: «Soddisfatti. Era una norma inutile che istituiva figure inutili»

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“La Corte Costituzionale ha eliminato una norma inutile che prevedeva altrettanto inutili commissari straordinari. Abbiamo dunque appreso con soddisfazione la sentenza che accoglieva le nostre osservazioni e ci dava ragione”.

Questo il commento dell’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini dopo aver appreso che la Consulta, su sollecitazione delle Regioni Toscana,  Umbria, Emilia Romagna e Provincia autonoma di Trento, ha dichiarato illegittimo l’articolo 4 del D.L 78/2009 che stabiliva la nomina da parte dello Stato di commissari straordinari nel caso in cui ci fossero stati motivi d’urgenza per interventi relativi a trasmissione, distribuzione o produzione di energia elettrica da realizzare con capitali privati.

La sentenza infatti stabilisce innanzitutto che perché si sposti allo Stato una competenza in capo alle Regioni, quale è l’energia, occorrano valide e convincenti motivazioni.
Non solo. Se si tratta di iniziative strategiche urgenti, allora per realizzarle ci dovrebbe essere l’assunzione diretta delle opere da parte dello Stato, che naturalmente interverrebbe con fondi statali. Non sarebbe ammissibile continuare a prevedere di realizzarle con capitali privati.

Ma siccome è vero che l’urgenza non è tale da richiedere un intervento diretto dello Stato, allora la Consulta conclude che non c’è motivo di sottrarre alle Regioni la competenza per la realizzazione degli interventi di trasmissione, distribuzione e produzione di energia tramite la nomina di un commissario straordinario in condizioni di urgenza.

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