Le fonti rinnovabili nei piani nazionali 2020

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È l'eolico il protagonista dei piani nazionali al 2020 dei paesi europei per le rinnovabili; il solare è la fonte che crescerà di più rapidamente. I paesi nordici quelli che saranno più attivi nelle rinnovabili per gli usi termici, biomasse in primis. Per i trasporti poca elettricità e niente idrogeno, faranno quasi tutto i biocarburanti. Uno sguardo ai documenti di programmazione per l'obiettivo 2020.

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È il vento il protagonista dei piani nazionali per le rinnovabili dei paesi europei. I documenti di programmazione in cui i vari Stati membri spiegano come raggiungeranno l’obiettivo sulle rinnovabili al 2020 sono pronti e dovrebbero arrivare a Bruxelles la settimana prossima. Nei vari mix energetici proposti l’eolico la farà da padrone: sarà la fonte che crescerà di più in termini assoluti e al 2020 – se i piani si tradurranno in realtà – conterà più potenza installata di solare e idroelettrico messi assieme. È una delle tendenze dal report (vedi allegato) in cui Ends Europe confronta i documenti di programmazione sulle rinnovabili di 13 Stati membri: Austria, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

L’eolico, come dicevamo, è la fonte su cui i vari piani contano di più: la Germania in testa con una previsione al 2020 di oltre 100mila gigawattora (GWh) annui di produzione dal vento (partendo da 44.780), seguita da Spagna e Gran Bretagna, ognuna con 78mila GWh/anno ciascuna e partendo rispettivamente da 40.978 e da 14.150. Secondo il piano d’azione del nostro paese, invece, l’eolico dovrebbe quadruplicare, passando dai 6.620 del 2010 a 24.095 GWh nel 2020.

Da segnalare poi il balzo in avanti che si ripropone di fare il Regno Unito in termini di eolico in mare, passando dai circa 1,4 GW installati attualmente a 13 GW entro il 2020. La Gran Bretagna, assieme all’Irlanda e, in misura minore, alla Spagna, è anche l’unica nazione a prevedere un certo contributo al 2020 dell’energia da maree e moto ondoso: prevede di installare 1,3 GW di potenza.

Se l’eolico è la fonte rinnovabile il cui contributo crescerà di più in termini assoluti, sarà il solare quella con la crescita più rapida: nei 13 piani analizzati la potenza complessiva al 2020 sarà più che quadruplicata. Nel piano italiano ad esempio si prevede di passare da 1.776 a 11.350 GWh di produzione annua, in quello britannico da 40 a 2.240 GWh annui. L’idroelettrico, che al momento è la fonte rinnovabile che dà il contributo maggiore, secondo i piani crescerà invece in maniera limitata, al punto da perdere il primato in favore dell’eolico.

Distribuita omogeneamente nei vari piani nazionali è la crescita dell’energia da biomasse. Se i paesi nordici resteranno molto avanti in questo settore, è previsto un notevole sviluppo anche in piani come quello del nostro paese o quello britannico: l’Italia prevede di passare da 7.967 a 21.000 GWh annui, la Gran Bretagna da 12.330 a 26.160 GWh.

Tra i paesi che punteranno più sulle rinnovabili elettriche ci saranno Austria, Svezia e Germania che prevedono di soddisfare con fonti pulite rispettivamente il 70,6, il 62,9 e il 51,9% del fabbisogno elettrico. Le nazioni che hanno più strada da fare per raggiungere i propri obiettivi nel settore elettrico sono la Polonia (da 6,2 a 19,4%), il Regno Unito (da 9 a 30%) e i Paesi Bassi (da 8,6 a 37%).
Nei paesi nordici obiettivi molto alti anche nell’ambito degli usi termici: Svezia, Finlandia e Danimarca si prefiggono di soddisfare con le rinnovabili (soprattutto biomasse) rispettivamente il 62, il 47 e il 39,8% del fabbisogno di calore e raffrescamento.

Per quel che riguarda i trasporti, infine, da notare che in nessuno dei piani esaminati si accenna all’uso dell’idrogeno. Anche l’elettricità da rinnovabili sembra avere un ruolo marginale: protagonisti nel far raggiungere i vari obiettivi nazionali (tutti poco superiori al 10%, così come imposto dalla direttiva europea, con l’eccezione di quello della Finlandia che punta a soddisfare con le rinnovabili il 20% del fabbisogno energetico per i trasporti) saranno biodiesel e bioetanolo.

 

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