L’Istituto di ricerca non universitario Joanneum Research, insieme all’azienda S.O.L.I.D. di Graz che produce e installa collettori solari, ha sviluppato un sistema di raffrescamento anche con energia solare termica per una cantina enologica installata nell’azienda vinicola Peitler (nella foto in alto) di Leutschach in Stiria, Austria. Un esempio di impianto di trigenerazione (calore, freddo ed elettricità) alimentato a fonti rinnovabili in un contesto applicativo unico in Europa.
L’impianto è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo PolySMART sul cui sito internet è possibile avere un panorama dei progetti di impianti trigenerativi di piccola taglia realizzati in Europa (vedi anche brochure – pdf).

Nella prima  fase realizzativa di questo impianto (vedi presentazione progetto), un prototipo di assorbitore ammoniaca/acqua alimentato a energia solare è stato accoppiato ad un motore stirling da 3 kW elettrici alimentato a biomassa. La componente per il raffrescamento solare ha funzionato per 6 anni senza alcuna manutenzione, ma con continui miglioramenti e ottimizzazioni dell’impianto. Sulla base di questo progetto è stato poi realizzato un prodotto più maturo, il Pink Chiller PSC10, che ha funzionato sotto monitoraggio continuo per 12 mesi, per un totale di 1951 ore. Quello realizzato presso la cantina Peitler è dunque di un impianto combinato calore, freddo ed elettricità (CHCP).

Come si può vedere dallo schema, qui in alto, una caldaia per il cippato (potenza: 50 kW termici) genera vapore caldo che mette in funzione il motore stirling. Dopo aver passato lo scambiatore di calore del motore stirling, il vapore scalda il boiler e l’acqua in esso contenuta viene immagazzinata nei serbatoi (hot water buffer tanks), unitamente all’acqua calda prodotta dai collettori solari piani (superficie captante di 100,8 m2). Da qui passa poi al circuito e all’assorbitore (chiller) e il freddo prodotto viene così utilizzato per raffrescare e deumidificare l’ambiente, dove sono presenti le bottiglie di vino ad una temperatura tra 0 e 3 °C, oltre che per controllare il processo di fermentazione del vino. L’impianto di solar cooling ha una potenza di 10 kW frigoriferi e in media una COP termica di 58,3%.

Questa è una delle tante applicazioni del raffrescamento solare nell’industria agro-alimentare, una tecnologia che ha ancora costi relativamente elevati e che per via delle grandi taglie che caratterizzano le macchine frigorifere, ha trovato finora applicazione soprattutto in grandi impianti, ma che grazie al moltiplicarsi delle realizzazioni in Europa potrà essere utilizzata a breve anche su impianti più piccoli e dare il suo significativo contributo agli obiettivi europei del 2020.

Fonte: ABA-Invest in Austria, società di proprietà del ministero dell’Economia austriaco che mira a favorire gli investimenti produttivi e gli insediamenti aziendali