I comuni ricicloni 2010

  • 7 Luglio 2010

CATEGORIE:

Si è svolta a Roma la premiazione del concorso "Comuni Ricicloni 2010" organizzato da Ecosportello Rifiuti di Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente. Premiati i comuni che nel 2009 hanno registrato i migliori risultati di raccolta differenziata. Il vincitore di quest'anno è Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. Scarsi i risultati nelle grandi città.

ADV
image_pdfimage_print

Si è tenuta il 6 giugno a Roma la premiazione del concorso “Comuni Ricicloni 2010“, organizzato come ogni anno da Ecosportello Rifiuti, lo sportello informativo di Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

Comuni ricicloni 2010” (scarica documento in pdf) premia i comuni che ogni anno registrano i migliori risultati nella raccolta differenziata. Legambiente ha spiegato che “la raccolta differenziata incide sul clima e, grazie al contributo degli 11.763.274 cittadini dei comuni più virtuosi nel riciclo, si sono risparmiate 2.330.467 tonnellate di CO2 rispetto allo scenario inerziale che ci sarebbe stato a partire dal 1990 (riferimento vincolante del Protocollo di Kyoto. Una riduzione quantitativa che, da sola, è pari al 5% circa dell’obiettivo che l’Italia si era proposta”.

Novità dell’edizione 2010 del concorso è la premiazione della raccolta dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). In questo ambito il primo premio assoluto è andato a Sant’Antonino di Susa, in Provincia di Torino, che ha registrato una raccolta pro-capite pari a 17 kg per abitante. Secondo classificato Piano di Sorrento (NA), con oltre 10 kg per abitante e sul gradino più basso del podio è salito Numana, comune dell’Anconetano, in cui la raccolta ammonta a 8,83 kg per abitante, a fronte di una media pro-capite su base nazionale pari a 3,21 kg per abitante.

Quest’anno Legambiente ha alzato il limite percentuale per la classifica del concorso: per entrare nelle graduatorie dei “ricicloni” era necessario superare il 50% di raccolta differenziata, rispetto a tutti i rifiuti urbani prodotti nel 2009, così come stabilito dalle norme comunitarie e dalla legge finanziaria del 2007.
Per i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti dell’area nord è stata alzata arbitrariamente la soglia limite al 55% di raccolta differenziata, perché altrimenti i vincitori sarebbero stati praticamente tutte i comuni, capoluoghi esclusi, di regioni come il Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte e Trentino,in cui la differenziazione e il riciclo coinvolge ormai la metà dei rifiuti prodotti. Va sottolineato inoltre che la città di Milano si colloca appena sopra la soglia del 30% e lo stesso vale per il comune di Roma.

A livello regionale è il Veneto a svettare in cima alla classifica con una percentuale del 67% delle amministrazioni virtuose sul totale dei comuni, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 34,2%, dalla Lombardia con il 28,8% e dal Piemonte con il 23,9%.

Dalla classifica emerge che tra i capoluoghi le grandi città sono completamente assenti e nell’area del centro nessun capoluogo di provincia ha superato il 50% di raccolta differenziata.

Nella graduatoria delle città al sud troviamo praticamente solo realtà campane e sarde, mentre in quella dei piccoli comuni, pur dominata dalla Campania e dalla Sardegna con 67 e 27 comuni rispettivamente, troviamo l’Abruzzo che, nonostante i gravi problemi legati al territorio, può vantare la presenza di 11 comuni.
La Calabria, area in perenne emergenza, dimostra un debole segnale con appena 4 comuni, mentre in Sicilia l’attenzione mediatica è concentrata sull’emergenza rifiuti palermitana.

In base all’indice di buona gestione nella classifica dei comuni con più di 10mila abitanti nell’area nord si piazza al primo posto il comune di Carbonera (TV) con il 79,8% di raccolta differenziata, mentre al centro Montespertoli (FI) con 85,1% e al sud Massa Lubrense (NA) con 67,8%.

A vincere il concorso “Comuni Ricicloni 2010” con l’83,5% di raccolta differenziata è Ponte nelle Alpi (rientrante tra i comuni sotto i 10mila abitanti), in provincia di Belluno, che già lo scorso anno si collocò al secondo posto nella classifica stilata da Legambiente.
Il servizio che Ponte nelle Alpi offre ai cittadini è di fatto invidiabile e da prendere a modello: la raccolta domiciliare porta a porta, istituita nel 2007, è collaudata e a pieno regime. I cittadini si avvalgono di quattro bidoncini per la separazione dei materiali (carta-cartone, secco, umido, vetro-plastica-lattine) e, dato che dal territorio sono state eliminate tutte le campane stradali, le altre tipologie di rifiuto possono essere conferite all’ecocentro. Il segreto del successo della buona gestione dei rifiuti di Ponte nelle Alpi è l’attenzione dedicata alla comunicazione con i cittadini.

ADV
×